Progetto 'Interventi a salvaguardia dell'utenza debole e a rischio' - 2008

Nel mese di dicembre 2004 è stata firmata la convenzione con la Regione Emilia-Romagna per la realizzazione di progetti e iniziative volti ad azzerare il numero di incidenti stradali attraverso la creazione di una piattaforma omogenea di interventi sul territorio provinciale.
Finanziato dalla Regione Emilia-Romagna nell'ambito del primo programma del Piano Nazionale sulla Sicurezza stradale, il progetto "Interventi a salvaguardia dell'utenza debole e a rischio" è stato presentato dalla Provincia di Bologna assieme ai Comuni di Bentivoglio, Calderara di Reno, Castelmaggiore, Castel San Pietro, Crevalcore, Monghidoro, Monte San Pietro, San Giovanni in Persiceto e Vergato.
La Provincia ha svolto un ruolo di capofila e coordinamento rispetto ai nove comuni del territorio provinciale che hanno partecipato al progetto.
Il progetto ha riguardato azioni a salvaguardia dell'utenza debole e a rischio (pedoni e ciclisti) attraverso interventi strutturali di messa in sicurezza di attraversamenti pedonali e intersezioni e di realizzazione di marciapiedi e piste ciclabili; attraverso il potenziamento dell'attività di monitoraggio dell'incidentalità stradale; attraverso la creazione della cultura della sicurezza stradale mediante corsi di formazione rivolti agli educatori e mediante corsi dedicati agli utenti più giovani nell'intero territorio provinciale.
I motivi della preoccupante crescita dell'incidentalità stradale che vede coinvolta l'utenza
debole sono molteplici: 

  • trasformazioni urbanistiche con espansione del centro abitato o con creazione di attrattori di traffico ciclo pedonale cui non è seguito un opportuno adeguamento delle infrastrutture; 
  • forte incremento del traffico su strada; 
  • velocità sempre più elevate del traffico stradale, che rendono difficoltoso e pericoloso l'attraversamento pedonale, soprattutto nei centri abitati di piccole dimensioni inseriti in contesti stradali di grande flusso; 
  • assenza di strutture a servizio dell'utenza ciclo-pedonale, quali attraversamenti stradali opportunamente segnalati e posizionati, percorsi pedonali e/o ciclabili in sede propria, fermate bus in sicurezza, etc.

Il progetto è stato strutturato in tre parti:

  • progettazione di interventi strutturali su strade comunali, provinciali e statali, con l'obiettivo dell'immediata riduzione dell'incidentalità a carico dell'utenza debole e della diffusione e della riproduzione delle soluzioni con esito positivo;
  • progetti di educazione stradale sia per i formatori che per i ragazzi;
  • progetti di rafforzamento della struttura tecnica e di monitoraggio della Provincia di Bologna dedicata alla sicurezza stradale.


Per quanto riguarda gli interventi strutturali i l progetto è partito dalla conoscenza del rapporto fra le caratteristiche della strada e l'incidentalità. Gli interventi sono stati localizzati nei nove Comuni che hanno avanzato puntuali proposte di intervento e hanno sviluppato, attraverso soluzioni diversificate, il tema della messa in sicurezza di pedoni e ciclisti.
Gli interventi realizzati sono così riassumibili:

  • completamento e/o creazione di percorsi ciclabili;
  • allargamenti delle sede stradale onde consentire l'inserimento di percorsi ciclo pedonali in sede propria, la messa in sicurezza di fermate bus, nonché l'accessibilità alle stesse mediante percorsi (marciapiedi) ed attraversamenti pedonali ad esse collegati;
  • messa in sicurezza degli attraversamenti pedonali esistenti mediante rafforzamento della individuazione e riconoscibilità da parte dell'utente stradale (pavimentazione diversificata, portali, illuminazione, segnaletica orizzontale);
    messa in sicurezza degli attraversamenti pedonali mediante la messa in opera di dissuasori della velocità, vale a dire sistemi volti al governo della velocità dell'utenza stradale (impianti semaforici radar controllati, pannelli di segnalazione della velocità praticata);
    Sistemazione e/o creazione di marciapiedi, al fine di definire percorsi compiuti per pedoni, con eventuale creazione di nuovi attraversamenti pedonali;
    messa in sicurezza degli attraversamenti pedonali mediante la creazione di isole salvagente, con funzione di moderazione del traffico;
    semaforizzazione di intersezioni in ambito urbano, integrata alla definizione di percorsi pedonali, onde consentire la regolamentazione della circolazione sia stradale che pedonale.

 

Nel corso del 2007 sono stati conclusi gli ultimi interventi strutturali previsti nel progetto.
Essi hanno riguardato la realizzazione della pista ciclabile e dei servizi annessi, lungo la via Modena, dallo scolo Cavamento alla rotatoria della strada provinciale, nel Comune di San Giovanni in Persiceto; la riqualificazione delle intersezione relative alla SP 568 "di Crevalcore" nei Comuni di Calderara di Reno e Bologna; la messa in sicurezza di passaggi pedonali in Comune di Crevalcore; il completamento della pista ciclopedonali nei pressi dell'incrocio tra le vie Marconi e Asinari nei pressi del castello di Bentivoglio e la costruzione di rallentatori di velocità in località Saletto nel comune di Bentivoglio; la realizzazione di passaggi pedonali sicuri nel comune di Monte San Pietro; la messa in sicurezza di passaggi pedonali sulla SP 4 "Galliera" al km 0+400 ed al km 1+000 in comune di Castel Maggiore; la messa in sicurezza del tratto compreso tra la SS 64 "Porrettana", la SP 25 "Vergato-Zocca" e delle strade comunali via Roma e via Montegrappa nel capoluogo di Vergato; la realizzazione di marciapiede in via Roma e la posa di segnaletica verticale in comune di Monghidoro; la sistemazione della via Mazzini per la riqualificazione della zona nord del centro storico del capoluogo comune di Castel San Pietro Terme.
Alla base dei progetti di educazione stradale, invece, è stata la consapevolezza che a ll'origine degli incidenti vi è di solito l'imprudenza, associata a una preoccupante non conoscenza delle norme di comportamento e dei segnali stradali e a una sostanziale inesperienza nell'utilizzo del veicolo. Sono queste le premesse dei progetti educativi che hanno come destinatari gli alunni delle scuole del territorio provinciale, i docenti e le polizie municipali. La prima fase del percorso prevede la formazione dei docenti, mentre nella seconda viene attivato il corso educativo rivolto agli alunni. L'obiettivo perseguito è quello di preparare i ragazzi ad affrontare il traffico con conoscenze adeguate delle regole, e soprattutto di accrescere la loro conoscenza e coscienza delle conseguenze, per sé e per gli altri, derivanti dal mancato rispetto di tali regole.
Per quanto riguarda la struttura tecnica e di monitoraggio dedicata alla sicurezza stradale i l progetto pilota SISS ha previsto l'organizzazione di un Osservatorio Incidentalità e la messa a punto di un Catasto strade in grado di garantire la conoscenza e la gestione del patrimonio stradale e l'analisi sistematica dei dati che emergono dalle varie fonti di informazione, per poter programmare gli interventi di messa in sicurezza della rete stradale.
L'importo complessivo per la realizzazione del progetto è stato di euro 2.713.512,52, di cui euro  675.528,11 a carico della Provincia.