La Provincia di Bologna ha aderito al Progetto "Vivi la via", organizzato dall'Associazione Camina, per diffondere sensibilità e buone pratiche; la Campagna Nazionale Vivi la Via è promossa, sulla base di un'alleanza etica, estetica e strategica, per proporre il tema della mobilità sostenibile, con uno sguardo alle esperienze più avanzate a livello europeo e internazionale, studiandole per comprenderle, reinterpretarle e proporle con decisione nel nostro Paese.
Tale progetto si fonda su valori di solidarietà umana, salvaguardia dell'ambiente e responsabilità verso l'infanzia e le nuove generazioni.
Vivi la Via mira a recuperare la bellezza delle città e del paesaggio, a coinvolgere i cittadini in azioni che li rendano protagonisti del recupero dello spazio pubblico, sottratto loro anche in conseguenza di questo modello di mobilità insostenibile, recuperandolo all'incontro, alla dimensione sociale delle persone e delle comunità, al movimento e al gioco di bambini e bambine, indispensabili per la loro salute e la loro formazione.
Vivi la Via intende essere un momento di raccordo tra Associazioni, Comuni, Province e Regioni per esprimere una dimensione nazionale e una tensione innovativa preziosa, disponendo di un patrimonio di esperienze e competenze di rilievo, che viene fin d'ora messo a disposizione del Governo italiano, del Tavolo nazionale per la mobilità sostenibile (Ministero Ambiente), della Consulta della Sicurezza stradale (Ministero Trasporti) e del Ministero della Sanità.
Vivi la via intende in primo luogo sostenere buone pratiche (iniziative e progetti) realizzate dalle Associazioni e dagli Enti locali aderenti, per valorizzarle e promuoverne la diffusione.
Vivi la via, inoltre, sostiene interventi legislativi, programmi ed azioni del Governo e delle regioni italiane dedicati a promuovere e diffondere le buone pratiche su tutto il territorio nazionale e in particolare: l'individuazione di piani (locali e nazionali) che definiscano gli indirizzi in materia di mobilità sostenibile, sicurezza stradale, educazione alla mobilità e promozione della salute; l'organizzazione di seminari nazionali di approfondimento e formazione per tecnici e amministratori; un piano nazionale di promozione della mobilità scolastica ciclo-pedonale; un piano nazionale della mobilità ciclistica che sostenga la possibilità concreta di un'alternativa all'auto privata; promozione di bilanci integrati dell'ente locale (ambientale economico sociale) volti a produrre sinergie progettuali.