Il riconoscimento delle competenze apprese nei diversi contesti formale (istruzione e formazione), non formale (contesti lavorativi e professionali) e informale (contesti di vita sociale e individuale), è un diritto sancito dall’art 1 del D.Lgs 13/13.
PERCHÉ INDIVIDUARE E VALIDARE LE COMPETENZE?
La validazione può offrire un sostegno fondamentale per i disoccupati o le persone a rischio di perdere il lavoro, consentendo ai cittadini di comunicare il valore delle loro competenze ed esperienze sia a potenziali datori di lavoro oppure nell’accesso ad una nuova qualifica attraverso il sistema dell’istruzione.
Destinatari della validazione possono essere anche i lavoratori migranti che necessitano dell'identificazione, della documentazione, della valutazione e della certificazione delle precedenti esperienze professionali acquisite in Italia e all’Estero, per sostenere una maggiore integrazione.
Altri destinatari potenziali del servizio possono essere coloro che hanno bisogno di riorientare la propria carriera. In questo caso la validazione può aprire una porta a nuove occupazioni; anche i giovani impegnati in percorsi di volontariato o in esperienze effettuate durante il tempo libero, sono possibili destinatari della validazione e certificazione delle competenze.