Migliorare il benessere delle persone con disabilità: l'esperienza di PMG Italia società benefit

Silvana Fusari

Prima azienda coinvolta nella raccolta di testimonianze e tra le prime ad aver effettuato richiesta di iscrizione all’Albo, PMG Italia società benefit è una realtà che ha fatto del sostegno alle persone con disabilità il proprio valore fondante.

Abbiamo avuto l’occasione di intervistare Silvana Fusari, responsabile relazioni esterne.

 

Cominciamo dall’inizio. Com’è nata e chi è PMG Italia?

PMG Italia nasce nel 2012 con l’obiettivo di offrire sull’intero territorio nazionale servizi di mobilità dedicati alle persone più fragili. Abbiamo iniziato con il progetto “mobilità garantita”, che - attraverso un innovativo modello di business - si proponeva di concedere in comodato d’uso gratuito veicoli per l’accompagnamento sociale di persone con disabilità e/o non autosufficienti a Comuni ed Enti del Terzo Settore che ne avessero necessità.

 
 
flotta PMG

Dal 2020 – consapevoli che lo sviluppo e il benessere di ogni persona non possono prescindere dall’attenzione verso società e ambiente – siamo diventati Società Benefit. Oggi contiamo 15 dipendenti e 80 agenti sul territorio nazionale, nonché una vasta rete di aziende partner e organizzazioni del terzo settore con cui collaboriamo stabilmente. L’accompagnamento sociale resta il cuore della nostra attività, ma nel tempo abbiamo creato diverse iniziative volte a favorire l’equità sociale, l’attenzione al bene comune, la presa di responsabilità verso le tematiche della sostenibilità

 

La sua azienda è infatti stata ammessa alla sezione AZIENDE SOLIDALI. Può raccontarci di più del vostro impegno generale in quest’ambito?

PMG Italia Spa nasce con l’ambizione di orientare le risorse e le esigenze del pubblico e del privato verso un unico obiettivo: garantire una migliore mobilità ai soggetti più fragili della comunità. L’impegno sociale è quindi una delle caratteristiche fondanti dell’azienda. Oggi operiamo principalmente attraverso il macro-progetto “Città ad impatto positivo”, che unisce quello che è il nostro core business – creare progetti per l’accompagnamento sociale, appunto – con progetti di interesse anche ambientale e formativo, realizzati sempre con il coinvolgimento di imprese, terzo settore, istituzioni e cittadinanza.

 
progetto "Educazione Civica"

Sul primo versante, in particolare, realizziamo interventi di riqualificazione di aree verdi depresse, mentre sul fronte formativo, con il progetto “Educazione Civica” ci rechiamo nelle scuole superiori per raccontare agli studenti cosa significa essere una realtà profit e una società benefit e per sensibilizzarli sul tema della disabilità. Negli incontri con le classi coinvolgiamo spesso anche una squadra di calcio di ragazzi con disabilità e la dinamica di scambio e arricchimento che si crea è molto forte.

 
 

Insomma, siamo convinti che non si possa pretendere che la P.A. risponda da sola alle esigenze della propria comunità e dei suoi cittadini, e che anche il privato sia chiamato a fare la sua parte.

Come si svolge, in particolare, l’azione solidale realizzata sul territorio metropolitano di Bologna con cui vi siete candidati all’Albo?

Abbiamo deciso di candidarci con uno dei progetti a cui siamo più legati, “Bologna For Community”, portato avanti con l’associazione Io Sto Con…ONLUS e Bologna Football Club. Si tratta di un’iniziativa che prevede il prelievo, il trasporto gratuito e l’accompagnamento - in occasione delle gare casalinghe del Bologna - per persone con disabilità che hanno forti limitazioni a raggiungere lo stadio. Grazie ai nostri pulmini e a la squadra di volontari della Io Sto Con Onlus, la partita casalinga del Bologna FC diviene così per queste persone un’occasione di socializzazione, divertimento e svago.

 
 
pulmino

Nonostante il momentaneo stop nel periodo dell’emergenza pandemica - nel corso del quale i nostri mezzi hanno comunque proseguito ad accompagnare persone non autosufficienti e anziani over 80 per la campagna vaccinale - negli ultimi anni il progetto è cresciuto molto.  Dai tre punti di raccolta in diverse aree della città, dedicati esclusivamente ai tifosi bolognesi, oggi siamo passati ad un livello di servizio molto più articolato, che coinvolge anche persone con disabilità delle tifoserie ospiti e, per quella bolognese, prevede il prelievo direttamente a casa, nelle RSA o nelle case ACER. Grazie al supporto e alle iniziative di Io Sto Con…ONLUS, inoltre, abbiamo esteso il progetto oltre il mondo del calcio, accompagnando comitive di persone con disabilità anche in occasione di altri eventi di socialità sul territorio bolognese, come tour del centro città, gita al mare, eventi musicali e pic-nic ai giardini.

 

Può dirci come viene vissuta questa esperienza internamente alla vostra organizzazione e qual è l’impatto che riscontrate sui beneficiari?

I nostri collaboratori sono molto felici dell’impegno sociale di PMG e sono spesso i primi volontari delle nostre attività. Abbiamo la fortuna di avere una squadra coesa e appassionata e sapere che i nostri progetti fanno del bene alla comunità è per tutti uno stimolo continuo a dare sempre il massimo.

Sul versante dell’impatto sui beneficiari, solo con il progetto Bologna For Community abbiamo potuto offrire ad oggi l’accompagnamento sociale allo stadio ad oltre 3.000 persone. Ma i numeri possono raccontare solo una faccia dei risultati, sono le storie delle singole persone che abbiamo accompagnato che credo rappresentino il migliore esempio di quanto il progetto abbia contribuito a migliorare la loro vita.

Ci sono anziani soli, che sono potuti tornare allo stadio e gioire ai gol del Bologna come non facevano da tempo. Ci sono persone con disabilità, che hanno potuto godere in compagnia di pic-nic ai Giardini Margherita, serate musicali alla Chiesa dei Servi di Bologna, mostre.  Ci sono storie di persone di tutte le età divenute non autosufficienti dopo un incidente, che possono ancora godere di momenti di svago che credevano ormai impossibili. Dare un respiro di sollievo a queste persone è per noi lo stimolo costante a fare sempre di più.


Avete ulteriori progetti in corso / per il futuro in materia di responsabilità sociale?

Abbiamo diversi progetti in atto e in espansione. Puntiamo innanzitutto a replicare il progetto “Bologna for Community” in altre città, a partire dalla città di Verona, nella quale avvieremo un progetto molto simile assieme alla squadra di calcio dell’Hellas.

Più a breve, il prossimo 27 novembre, in occasione della partita Bologna - Torino e nell’ambito delle iniziative della giornata contro la violenza sulle donne, organizzeremo allo Stadio Dall’Ara un evento per sensibilizzare su questo tema. L’iniziativa, giunta alla sua terza edizione, coinvolgerà quest’anno i 56 sindaci della Città Metropolitana, tutti i clubs del CBC (Centro Bologna Clubs) e le curve di tifosi e sarà dedicata, sempre attraverso il “Bologna For community”, al primo sportello antiviolenza per le donne con disabilità realizzato dall’associazione Mondo Donna per lo sportello Chiama ChiAma. Inoltre, abbiamo in programma un evento con oltre 1.200 ragazzi delle scuole superiori del territorio nel quale il nostro Amministratore, in prima persona, racconterà l’importanza della sostenibilità ambientale e sociale.


Vogliamo infine potenziare ulteriormente il progetto Città ad impatto positivo, con un’attenzione particolare rispetto a nuove esigenze che possano emergere dalle città e dalle comunità interessate, sempre nell’ottica di creare un modello virtuoso di collaborazione, di progettualità e di corresponsabilità pubblico-privato.