Una storia che dimostra come sia possibile crescere come impresa e al tempo stesso supportare la propria comunità territoriale, grazie a un modello di business incentrato sul benessere diffuso e l’attenzione agli altri.
È quella di Banca di Credito Cooperativo (BCC) Felsinea. Abbiamo avuto l’occasione di intervistare il Presidente, Andrea Rizzoli, che ci ha raccontato come l’organizzazione interpreta il proprio ruolo sul territorio in cui opera tutti i giorni.
Iniziamo approfondendo le caratteristiche della vostra organizzazione. Può raccontarci qualcosa sulla storia di BCC Felsinea e sulle sue attuali dimensioni?
BCC Felsinea è un istituto di credito nato oltre 120 anni fa, che oggi è il risultato della fusione di tre storiche Banche di Credito Cooperativo del territorio bolognese: Castenaso, Monterenzio e Alto Reno. Infatti il nostro percorso affonda le radici nella storia delle prime casse rurali e artigiane nate all'inizio del Novecento, poi divenute appunto banche di credito cooperativo: realtà da sempre orientate allo sviluppo del territorio e alla promozione della mutualità.
Proprio la nostra forte vocazione locale ci ha permesso in questi anni di crescere: oggi contiamo 23 filiali - di cui 20 nel territorio di Bologna e 3 in quello di Modena, oltre 12.000 soci e 37.000 clienti, più di 180 dipendenti che vivono questi territori.
Crediamo in un “modello di prossimità a distanza” che coniuga l’azione sul territorio e la vicinanza alla comunità con le nuove tecnologie e i nuovi modi di fare banca, con l’obiettivo di migliorare la vita di tutti, sia dal punto di vista economico che di benessere diffuso.
La sua organizzazione è stata ammessa alle sezioni AZIENDE SOLIDALI e AZIENDE EDUCATIVE. Può raccontarci di più su come nasce il vostro impegno generale in questi ambiti?
Essere banca del territorio significa prendersi cura della comunità, proprio come fosse una famiglia. L’attenzione allo sviluppo delle comunità in cui operiamo è riportata nel nostro stesso regolamento e i nostri utili vengono in gran parte reinvestiti nel territorio, in iniziative benefiche e mutualistiche. Siamo convinti che in ciò risieda anche un principio di circolarità, secondo il quale il “bene” che cerchiamo di promuovere sul territorio finisce per essere il “bene” delle attività che lo vivono e, a cascata, riesce ad alimentare ulteriormente la crescita della nostra organizzazione.
Per questo, sosteniamo da sempre iniziative che riguardano attività socio-assistenziali, i settori della formazione e della ricerca, la promozione del territorio e delle realtà economiche, ma anche l'aggregazione sociale, ad esempio tramite iniziative sportive e culturali.
Essendo una banca, un elemento chiave del nostro impegno è rivolto all'educazione finanziaria, al risparmio, alla previdenza e alla protezione, soprattutto verso gli anziani e le nuove generazioni, e così sono nati ad esempio alcuni dei nostri progetti nelle scuole.
Può raccontarci di più su qualcuna delle azioni solidali a cui accennava e con cui vi siete candidati all’Albo?
Siamo particolarmente orgogliosi della natura trasversale del nostro impegno, che si attua nel sostegno finanziario a iniziative ed eventi di grandi e piccole dimensioni, ma sempre realizzati perlopiù da associazioni locali.
In questo senso, un esempio tangibile del nostro impegno è la partecipazione come soci fondatori alla Fondazione Policlinico Sant'Orsola Onlus di Bologna. Abbiamo fatto squadra con altre imprese del territorio per costituire un ente non profit che supporta l’operato di un ospedale di eccellenza nazionale. Altre iniziative a cui teniamo molto riguardano le tante associazioni operanti nei nostri territori e tra esse, ad esempio, il sostegno all'associazione "Bimbo Tu", che si occupa di progetti a favore di bambini affetti da patologie del sistema nervoso centrale e delle loro famiglie. Con loro siamo coinvolti anche nell'iniziativa "Bologna tifa per i bambini", che mira a finanziare l’acquisto di strumenti e macchinari pediatrici all’avanguardia per altri ospedali cittadini.
Abbiamo inoltre collaborato con CNA Bologna e Croce Rossa per supportare persone in fuga dalla guerra in Ucraina. Essere coinvolti in iniziative così lodevoli è un modo per noi di contribuire positivamente alla comunità.
Ci dica di più anche del vostro impegno in ambito educativo. Quali sono i principali progetti con cui vi siete candidati all’Albo?
Il nostro impegno in ambito educativo passa da diversi canali. Da un lato, curiamo una trasmissione radiofonica su un’emittente locale, in cui settimanalmente affrontiamo, parlando in termini semplici e comprensibili, i principali temi legati all’attualità economica e finanziaria.
Abbiamo poi diverse collaborazioni con scuole superiori e università. Organizziamo sessioni di educazione finanziaria per consentire ai giovani di comprendere meglio le dinamiche del mondo economico, coordinandoci con i professori per costruire veri e propri percorsi di approfondimento. Ad ottobre, mese dedicato all'educazione finanziaria a livello europeo, abbiamo ad esempio realizzato un grande evento con 7 scuole del territorio in cui operiamo, coinvolgendo presso il PalaSavena di San Lazzaro circa 1.500 studenti. È stato emozionante parlare ai ragazzi e vederli attenti e partecipi: una vera e propria soddisfazione, se consideriamo che l’Italia è uno dei Paesi con il più basso indice di educazione finanziaria in Europa.
Collaboriamo con scuole e università anche per offrire agli studenti opportunità di tirocinio curriculare, e finanziamo annualmente borse di studio per i diplomati e i laureati con il massimo dei voti.
Quali sono, secondo voi, gli impatti di questi progetti sui giovani? E come vengono vissute internamente alla vostra organizzazione queste iniziative?
Siamo molto attenti alla crescita dei giovani. Attualmente, abbiamo aderito ad un progetto che consentirà ai ragazzi di approfondire ulteriormente i temi di educazione finanziaria e di essere accompagnati con sessioni interattive nell’ideazione di startup, ricevendo anche alcune premialità. Questo dimostra l'interesse tangibile dei giovani verso i nostri progetti e la possibilità di incidere realmente nella loro crescita.
D'altro canto, siamo contenti che alcuni degli studenti che hanno scelto di svolgere il proprio tirocinio curriculare presso di noi sono poi diventati dipendenti effettivi.
Questo è motivo di grande soddisfazione per noi, in quanto dimostra la qualità delle nostre selezioni e il fatto che i giovani valutano positivamente il nostro ambiente di lavoro.
Sul fronte interno abbiamo riscontri molto positivi dal nostro personale, che condivide e sviluppa questo percorso con soddisfazione e con l’orgoglio di realizzare qualcosa di importante per la propria comunità.
Avete ulteriori progetti in corso / per il futuro in materia di responsabilità sociale?
Tutti gli incontri del nostro Consiglio di Amministrazione, a cadenza quindicinale, hanno come punto fisso all'ordine del giorno l'analisi dei progetti di mutualità e beneficenza. Questo significa mantenere alta l’attenzione a una progettazione costante delle iniziative di sostegno, volontariato e assistenza alle categorie più fragili.
In questo contesto, attualmente stiamo cercando di dare il nostro contributo a seguito delle alluvioni che hanno colpito diverse aree collinari della nostra Città Metropolitana a maggio 2023. In particolare, stiamo procedendo con donazioni mirate invece di erogazioni indiscriminate a pioggia, supportando associazioni di volontariato locali valutandone attentamente i progetti presentati. Al momento, ad esempio, abbiamo finanziato la Pubblica Assistenza di Monterenzio e la Croce Rossa di Loiano, pianificando anche donazioni per attrezzature a vari enti, quali i Vigili del Fuoco di Monghidoro e di altre località.
Stiamo anche lavorando, tramite una cabina di regia ESG (Environment, Social, Governance) che coinvolge trasversalmente i nostri dipendenti, alla realizzazione di progetti in materia di sviluppo sostenibile. Infine, stiamo rafforzando il rapporto con il nostro Comitato dei Giovani Soci (under 35), con l'obiettivo di passare il testimone della responsabilità sociale alle future generazioni della banca.
Si ringrazia per la partecipazione e la disponibilità anche il team pianificazione nelle persone di Chiara Manisco e Davide Zucconi.