Se sei un inquilino che ha ricevuto uno sfratto per morosità, o se sei un proprietario di casa che ha richiesto la convalida di uno sfratto nei confronti dell’inquilino, puoi ottenere un sostegno concreto e sicuro con le risorse del così detto “Protocollo Sfratti”.
E’ possibile ottenere un contributo economico in aiuto alle persone e alle famiglie colpite da uno sfratto per morosità per restituire il debito contratto e superare una fase di difficoltà conseguente alla crisi economica.
COME OTTENERE GLI AIUTI PREVISTI
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Se sei un inquilino > Devi presentarti in Tribunale il giorno stabilito per l’Udienza di convalida dello sfratto, dove ti verranno fornite tutte le informazioni necessarie.
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Se sei un proprietario > Aderisci all’Accordo che ti verrà proposto dalle Organizzazioni sindacali degli inquilini e dal tuo Avvocato, da presentare al Giudice presso il Tribunale.
I VANTAGGI
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Per l’inquilino > L’inquilino può continuare ad abitare nella stessa casa; ha una riduzione della morosità a suo carico; per saldare il debito riceve un finanziamento a fondo perduto pari al 65% della morosità (per un importo massimo di € 3.000 per gli immobili ubicati a Bologna, di € 2.300 per quelli della cintura bolognese e di € 2.000 per gli altri comuni della provincia); per la metà della somma residua l’inquilino potrà inoltre richiedere un finanziamento agevolato alle Banche convenzionate.
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Per il proprietario > Il proprietario ha la certezza di ottenere in tempi brevi e certi l’80% del credito, accettando di rinunciare al 20% della morosità maturata dall'inquilino, e concludendo così l’azione di sfratto.
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In alternativa > Se invece l’inquilino si impegna a rilasciare la casa da cui è stato sfrattato - concordando con il proprietario la data certa entro cui se ne andrà - può ricevere un contributo a fondo perduto pari a 2/3 della caparra relativa al contratto d’affitto di un nuovo alloggio con un canone sostenibile per il suo reddito.
PER VERIFICARE DI POSSEDERE I PRINCIPALI REQUISITI NECESSARI A RICEVERE GLI AIUTI PREVISTI, GLI INQUILINI, CONVOCATI IN PRIMA UDIENZA PRESSO IL TRIBUNALE, SI DEVONO RIVOLGERE AI RAPPRESENTANTI DELLE ORGANIZZAZIONI SINDACALI E AI FUNZIONARI DEL COMUNE DI BOLOGNA (SEMPRE PRESENTI NELL’AULA DEL TRIBUNALE).
Iniziativa promossa dalla Prefettura di Bologna, insieme ad una serie di istitutuzioni, fondazioni bancarie, banche e casse di risparmio, ordini, sindacati e associazioni.