La promozione del benessere, anche a fronte dei cambiamenti socio demografici e culturali nonché dei nuovi mutati bisogni, richiede interventi capaci di coinvolgere e mobilitare risorse diverse (pubbliche, del terzo settore, della solidarietà spontanea e non organizzativa, private ecc) ricercando l'integrazione delle politiche sociali con le politiche sanitarie e, allo stesso tempo, di queste con le politiche ambientali, urbanistiche abitative, formative, occupazionali e culturali.
Il nuovo strumento espressione di questa programmazione integrata è rappresentato dal Piano di zona distrettuale per la salute e per il benessere sociale, di durata triennale, che sostituisce il Piano sociale di zona e il Piano Attuativo Locale (PAL) (così come stabilito dal Piano Sociale e Sanitario 2008-2010, approvato con deliberazione dell'Assemblea Legislativa n.175 del 22 maggio 2008).
Il Piano di zona per la salute e il benessere sociale viene definito sulla base del Profilo di comunità comprensivo dell'analisi dei bisogni e dell'Atto di indirizzo e coordinamento triennale approvato dalla Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria (CTSS).
Strumento di programmazione, il Piano di zona per la salute e il benessere individua gli obiettivi generali e settoriali per la pianificazione locale in un'ottica di integrazione degli interventi nelle diverse aree: sociale, sociosanitaria, compresa l'area della non autosufficienza e sanitaria relativa ai servizi territoriali.