Sono 94.313 le imprese registrate alla Camera di commercio al 31 marzo 2023, di cui 84.430 attive. Se alle sedi di impresa si aggiungono le 24.275 unità locali presenti, si ottiene un totale di 118.588 attività registrate a fine marzo nell’area metropolitana di Bologna.
E tra gennaio e marzo sono nate 1.949 attività, oltre 400 in più rispetto al marzo 2022, e oltre 170 in più rispetto alle iscrizioni d’impresa registrate a fine marzo 2019, prima delle difficoltà derivate dell’emergenza sanitaria. Per vedere livelli di iscrizioni di questo tipo è necessario risalire al biennio 2014-2015. Crescono anche le cessazioni effettive d’attività: sono 1.918 quelle rilevate tra gennaio e marzo, 164 in più rispetto al marzo dell’anno precedente, pur restando ancora al di sotto delle consistenze registrate negli anni precedenti la pandemia. Il saldo di questo primo trimestre, tradizionalmente negativo per l’accumularsi di cessazioni contabilizzate a gennaio, ma riferibili in realtà agli ultimi giorni dell’anno precedente, risulta invece in attivo, come non si vedeva dal marzo 2011, con 31 attività in più ed una variazione del +0,03%. In regione tutti valori negativi, la media emiliano romagnola si assesta sul -0,19%, in linea l’andamento registrato a livello nazionale, dove in questi tre mesi la variazione è stata del -0,12%. La crescita più contenuta delle attività edili (+19 unità nei tre mesi, con un tasso del +0,13%), non è più sufficiente a sostenere il settore industriale (47 attività in meno e una variazione complessiva del -0,20%), che sconta il trend negativo del settore manifatturiero (-66; -0,73%). In calo anche le attività nei servizi, con 122 unità in meno e una variazione del -0,20%: tra i segnali positivi, la crescita dei servizi alle imprese (+32; +0,84% nei tre mesi) e il rilancio delle attività turistiche (+12; +0,16% tra gennaio e marzo). In rallentamento invece le attività commerciali (-169 attività e una variazione del -0,81%) e i trasporti (-38; -1,00%). In rallentamento anche agricoltura e pesca (-123; -1,60%). Prosegue la crescita strutturale delle società di capitale (+195 attività e una variazione del +0,64% tra gennaio e marzo), peraltro unica forma giuridica in attivo in questi tre mesi. Negativo, infatti, il saldo delle ditte individuali, cessate al ritmo di quindici chiusure al giorno, con un bilancio trimestrale di -74 attività, pari a una variazione del -0,16%. Negativo anche il saldo delle società di persone (-76 unità, pari ad una variazione del -0,47%) e quello di cooperative e consorzi (-14; -0,59%).
In rallentamento la componente artigiana, che a Bologna rappresenta quasi un’impresa su tre, e che ha chiuso il periodo con un saldo negativo di -153 imprese (603 le iscrizioni di nuove imprese contro 756 cessazioni).
Per ulteriori informazioni e consultare le elaborazioni sulla nati-mortalità delle imprese bolognese al 31 marzo 2023, si rimanda alla pagina dedicata.