IMPRESE - Al 31 marzo 2022 sono 94.661 le imprese registrate nel territorio metropolitano, 118.536 se si includono le unità operative di imprese che hanno sede legale altrove: Nel primo trimestre sono sorte 1.535 nuove imprese: mediamente 26 al giorno. 

Stabile il dato delle cessazioni, -1.754 imprese,  il dato minore degli ultimi 20 anni  insieme a quello di marzo 2021, a confermare il fatto che la pandemia non ha avuto effetti sulla dimensione base dell'imprenditoria del territorio e nemmeno la sua densità: c’è un’impresa ogni 10 abitanti. 

I settori maggiormente in crescita sono edilizia (+ 45 imprese) e attività immobiliari (+15).

I settori in calo: il commercio, (-258) , l’agricoltura (-139), attività manifatturiere (-88), attività ricettive e ristorazione (-65) e il trasporto (-30).

Rispetto alle forme societarie: emerge un trend di trasformazione delle imprese in realtà sempre più strutturate. Fra le nuove imprese le società di capitale sono più del 40%  (+ 212), mentre su 4 imprese che chiudono 3 sono ditte individuali. E’ il commercio il settore con più società di capitale, seguito da attività immobiliari, edili e manifatturiere: il trend riguarda dunque soprattutto i settori che più hanno visto cambiamenti tecnologici e di scenario.

OCCUPAZIONE - I dati emergono dalle rilevazioni Excelsior condotte dal sistema delle Camere di commercio in collaborazione con Anpal. Le imprese del territorio metropolitano prevedono di assumere 7.490 persone entro maggio, una media di 242 al giorno. Fra maggio e luglio 2022 la previsione è di 23.540 assunzioni. Il dato è positivo, ma inferiore rispetto allo stesso periodo 2021 (-1990) e a maggio-luglio 2019 (-3880). Una ricerca di personale su due viene da imprese con più di 50 dipendenti. Tre posti su quattro vengono offerti da imprese di servizi. Nel 25% dei casi viene offerto un contratto a tempo indeterminato. È molto alta la richiesta di esperienze professionali precedenti: due casi su tre, dunque i dati evidenziano una forte richiesta di competenze. Rispetto al pre-pandemia è aumentata al 32% la previsione di posti destinati a giovani under 30. Il 26% dei posti è destinato a figure di alta specializzazione, dato in forte crescita rispetto a prima della pandemia e nettamente superiore alla media italiana (18%). In netta crescita, rispetto al pre-pandemia, la ricerca di personale laureato, 21% rispetto al 15% di maggio 2019. Nel 45% dei casi (rispetto al 31% del 2019) le imprese bolognesi prevedono forti difficoltà nel reperire le professionalità che cercano.

SCENARI PREVISIONALI - Dagli scenari di previsione formulati da Prometeia per l’area metropolitana di Bologna ad aprile 2022,  il 2019 ha chiuso con una crescita del valore aggiunto del +1,6%, il 2020 al -8,3%, Il 2021 al +6,5%. Si ipotizza una crescita dell’economia bolognese del +2,3% nell’anno in corso, ridimensionata di oltre un terzo rispetto alle ipotesi di inizio anno. Le stime portano ad una previsione di crescita di oltre 840 milioni di euro rispetto al 2021. Per il 2023 la previsione è +2,6%. In linea con l’andamento a livello sia regionale (+2,4%) che nazionale (+2,2%), Bologna si confermerebbe prima tra le province dell’Emilia Romagna, e terza in assoluto, dopo Milano e Bolzano, nella classifica delle province italiane rispetto al valore aggiunto per abitante:  +3,9% di reddito e +7,9% di consumi, mentre vi è incertezza sull’ interscambio commerciale (+2,4%, mentre a fine 2021 si prevedeva +10,5%). , La crescita dell’inflazione, le difficoltà nell’approvvigionamento delle materie prime e le conseguenze della guerra in Ucraina sembrano incidere sulla ripresa dell’attività industriale bolognese, che per il 2022 segnerebbe un -1,3%, malgrado le buone prospettive per le costruzioni (+8,1%) e i servizi (+3,3%), mentre è nuovamente in flessione il settore agricolo (-2,7%).

Per ulteriori approfondimenti consultare le pagine dedicate:

> MOVIMPRESE Camera di Commercio di Bologna 1° trimestre  2022

> bollettino Excelsior maggio 2022

> Scenario di previsione Prometeia Aprile 2022