La Politica Agricola Comune (PAC) è una delle politiche comuni di maggiore importanza prevista dal Trattato istitutivo delle Comunità, che impegna circa il 39% del bilancio dell'Unione europea. La PAC rappresenta una stretta intesa tra agricoltura e società e tra l'Europa e i suoi agricoltori perseguendo diversi obiettivi: sostegno agli agricoltori, migliorando la produttività agricola e garantendo un approvvigionamento stabile di alimenti a prezzi accessibili; incremento della produttività dell'agricoltura; garantire un tenore di vita equo alla popolazione agricola; stabilizzare i mercati; assicurare prezzi ragionevoli ai consumatori.

Il 6 dicembre si è tenuta online la prima riunione del Comitato di monitoraggio del Complemento di programmazione regionale per lo Sviluppo rurale per il quinquennio 2023-2027, recentemente istituito, in cui sono state illustrate le strategie e gli interventi del Piano Strategico italiano della Pac 2023-2027.

Il Piano mette a disposizione del settore agricolo dell’Emilia-Romagna fondi per lo sviluppo rurale da qui al 2027 per 913,2 milioni di euro, cifra che piazza la regione al primo posto per valore delle risorse ottenute fra le Regioni del Centro-Nord. 
Durante la riunione è stato annunciato anche l’avvio dell’utilizzo dei nuovi fondi: il cronoprogramma delle misure prevede 116 bandi nell’arco di cinque anni.

Infatti, già da diversi mesi, dal Portale agricoltura, caccia e pesca E-R è possibile accedere alla sezione dedicata alla Politica agricola comune 2023-2027 di cui, a seguito dell’uscita dei primi bandi, è stata implementata la parte che riguarda lo sviluppo rurale. 

Sono inoltre ancora aperti i termini per la presentazione della domanda relativa ad alcuni bandi del Programma di sviluppo rurale 2014-2020:

- Sostegno alla formazione professionale ed acquisizione di competenze | Scambi interaziendali di breve durata e visite alle aziende agricole e forestali | Servizi di consulenza (in scadenza il 30 novembre 2023 alle ore 12);

- Ripristino del potenziale produttivo danneggiato da calamità naturali, avversità atmosferiche ed eventi catastrofici (in scadenza il 15 gennaio 2024 alle ore 13).