Era la primavera del 2013 quando una frana devastò Ca’ di Griffo, una piccola borgata di San Benedetto Val di Sambro: un pezzo di Monte Oggioli (1265 metri) scivolò letteralmente sui nuclei di abitazioni, quasi venti milioni di metri cubi di terra imbevuta d’acqua che provocarono la distruzione di case, fabbricati, e strade, rendendo impossibile la viabilità. Per fortuna la frana non colse alla sprovvista gli abitanti, l’intervento fu tempestivo e non ci furono vittime, dopo di che ci si occupò dell’emergenza, come succede sempre in questi casi, cercando un alloggio agli sfollati. Intanto però il borgo veniva progressivamente abbandonato.
Grazie alla collaborazione tra Regione Emilia-Romagna e Comune di San Benedetto si sono ottenuti indennizzi per le abitazioni distrutte o danneggiate, mentre in questi giorni il Comune ha portato a termine l’opera più complessa, la realizzazione di una nuova strada di collegamento a Griffo oltre che il ripristino delle utenze (luce, acqua) per gli abitanti, che quindi potranno ritornare a vivere nelle loro proprietà
"Sappiamo che queste azioni non potranno risarcire completamente le persone dalle perdite subite in quelle terribili settimane” commenta il sindaco Alessandro Santoni “ma speriamo almeno che possano essere state loro più utili possibile e che riportino la vita in questa zona".