Iterchimica, azienda italiana fondata nel 1967 che opera in oltre 90 Paesi e leader nell’applicazione dei principi di economia circolare nel settore degli asfalti, ha realizzato nei giorni scorsi a Imola una pista ciclabile con la tecnologia green e high-tech Iterlene che permette di produrre un asfalto innovativo e sostenibile, grazie al quale è stato recuperato il 100% dei materiali derivanti dalla vecchia pavimentazione (comunemente noto come “fresato”). La tecnologia è stata impiegata per le attività di ripavimentazione di due tratti di pista ciclabile in Viale dei Cappuccini per 140 metri complessivi di lunghezza e 2,5 m di larghezza con uno spessore di 3-4 cm. L’intervento si è svolto in collaborazione con il Comune di Imola, l’Università di Bologna, Area Blu, CTI Lavori stradali e Simex.
L’impiego di Iterlene, per il rifacimento del tratto di pista ciclabile di Imola, ha consentito di ottenere numerosi benefici dal punto di vista ambientale. Infatti, rispetto a una pavimentazione realizzata con metodologia tradizionale, si è risparmiato il 100% di materie di primo utilizzo (nessuna aggiunta di bitume o di aggregati da cave quali ghiaia, ciottoli e sabbia). Inoltre, si sono abbattute di circa il 65% le emissioni di CO2 equivalente e i relativi consumi energetici (-83 GJ, pari al consumo energetico mensile di 101 famiglie).
I numerosi benefici nel realizzare piste ciclabili con la tecnologia Iterlene - Prima che a Imola, questa soluzione innovativa è stata utilizzata anche a Roma, lo scorso febbraio, su due tratti di pista ciclabile in viale del Campo Boario e in via Nicola Zabaglia: i risultati delle prove, certificati ufficialmente, confermano i numerosi benefici nel realizzare piste ciclabili al 100% green. Iterlene permette di produrre asfalto per la manutenzione stradale e per la realizzazione di piste ciclabili partendo dal 100% di asfalto riciclato senza aggiunta di bitume o aggregati di primo utilizzo, a temperatura ambiente anziché alle elevate temperature (circa 160-180°C). La produzione a temperatura ambiente consente un notevole risparmio energetico, una sostanziale riduzione delle emissioni atmosferiche e odorigene, un miglioramento delle condizioni di lavoro per gli addetti alla produzione e alla posa in opera e un minore impatto per i residenti delle zone limitrofe al cantiere. Inoltre, l’impiego della tecnologia consente la riduzione del numero dei mezzi utilizzati per i trasporti perché le materie prime non devono viaggiare (il bitume dalla raffineria e gli inerti dalle cave). Si possono ottenere ulteriori benefici per quanto riguarda la riduzione del calore in ambito urbano, grazie alla possibilità di utilizzare le colorazioni chiare (ossidi e trattamenti superficiali), che riducono l’assorbimento del calore prodotto dall’irradiamento solare.
La stesa d’asfalto in viale dei Cappuccini è stata anche l’occasione per impiegare Iterlene con delle macchine di nuova generazione, come ART, l’esclusiva tecnologia per la rigenerazione dell’asfalto, brevettata dall’azienda italiana Simex: questa attrezzatura idraulica per pale compatte permette di rigenerare la pavimentazione esistente, ottimizzando al contempo i tempi di cantiere.
Fonte: Ufficio stampa Comune di Imola
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