Il ricordo di un importante precursore del moderno giornalismo sportivo come Luigi Chierici, nato a Casalecchio nel 1911, è stato affidato dalla figlia Annalisa Chierici alle pagine del libro Luigi, mio padre (2019), che verrà presentato per la prima volta al pubblico venerdì 10 gennaio alle ore 17.00 in Casa della Conoscenza (via Porrettana, 360 – Casalecchio di Reno) – Piazza delle Culture.
Accanto all'autrice sarà presente Roberto Fiorini, giornalista sportivo, che ha collaborato alla realizzazione del volume insieme a Gabriele Gallerani. La presentazione sarà condotta dal giornalista Gabriele Mignardi e introdotta dal saluto iniziale dell'assessore comunale allo Sport.
Luigi Chierici, entrato come redattore sportivo al Resto del Carlino nel 1934, vi rimase fino al 1945, quando insieme a Remo Roveri fu il fondatore di Stadio : dapprima allegato del lunedì al quotidiano Giornale dell'Emilia (la testata assunta dal Resto del Carlino nel dopoguerra) e poi, dal 1948, quotidiano autonomo di cui Chierici rimase direttore fino al 1971. Il suo stile narrativo, in anticipo sui tempi, non si limitava alla descrizione dell'avvenimento sportivo, ma allargava lo sguardo sul tifo popolare e sull'ambiente che faceva da cornice alle gare: il tutto con una competenza tecnica, in particolare sul ciclismo, che gli fu riconosciuta con la richiesta di curare la monografia sulla disciplina per l'Enciclopedia dello Sport pubblicata nel 1965-66. Chierici fu più volte presidente del Lions Club di Bologna, dell'Unione della Stampa Sportiva Italiana e dell'Union Catholique Internationale de la Presse, scrisse diverse pubblicazioni di ambito sportivo, e nel 1954 fu insignito dell'onorificenza di Commendatore dal Presidente della Repubblica Luigi Einaudi.
Luigi, mio padre, con il disegno di copertina di Claudio Pesci, ripercorre ricordi personali, con le immagini d'epoca dell'archivio familiare, e alcuni dei momenti e dei personaggi sportivi che Chierici raccontò: il drammatico Tour de France vinto da Gino Bartali nel luglio 1948, la rivalità tra lo stesso Bartali e Fausto Coppi, la "fuga-bidone" con cui lo svizzero Carlo Clerici vinse il Giro d'Italia del 1954, l'attacco vincente di Vittorio Adorni sulle strade di Imola nel Campionato del Mondo del 1968. Nel volume anche le testimonianze di Adalberto Bortolotti, Lamberto Righi e Fausto Fortuzzi.
La presentazione è curata dalla Biblioteca C. Pavese, con ingresso libero e diretta streaming sul canale Youtube di Casa della Conoscenza, nel quale resterà successivamente disponibile la videoregistrazione.