La Casa della Salute di Casalecchio di Reno festeggia il suo primo compleanno. Lo fa dedicando due sale della Casa a due medici che hanno fatto la storia della sanità a Casalecchio, Giovanni Bonani e Claudio Costa, che saranno ricordati con una targa commemorativa nelle sale di attesa, rispettivamente, del CUP e del Punto Prelievi.
La cerimonia si terrà sabato 25 marzo 2017, alle ore 11. Interverranno Massimo Bosso, Sindaco di Casalecchio di Reno, e Fabia Franchi, direttore del Distretto Reno Lavino Samoggia.
Irredentista, volontario nella Grande Guerra, antifascista, Giovanni Bonan è stato per i casalecchiesi un medico premuroso e attento che ha sempre messo a disposizione della popolazione il proprio sostegno, non solo sanitario ma anche morale, attraversando quasi mezzo secolo ed anni particolarmente faticosi, come quelli a cavallo della Seconda Guerra Mondiale.
Nato nel 1891 a Rumo, nel Trentino "irredento", Giovanni Bonani è stato allievo di Augusto Murri presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università di Bologna e, successivamente, medico volontario nell'Esercito Italiano durante la Grande Guerra. Poi per quasi mezzo secolo, dal 1924 al 1969, Bonani è stato il medico condotto di Casalecchio di Reno, attraversando gli anni difficili del fascismo e della Seconda Guerra Mondiale e poi quelli della ricostruzione e del boom economico, prendendosi cura della popolazione come medico generale, ginecologo e pediatra, e un'attenzione particolare ai temi della prevenzione.
Claudio Costa
, morto nel 2008, è ricordato per la sua attenzione e dedizione. Molto presente nel tessuto sociale, era impegnato come volontario della Caritas e della Parrocchia di San Giovanni Battista. Con un gruppo di amici si recava ogni settimana nelle case di riposo a far musica e a donare allegria e spensieratezza agli ospiti. Nella figura di Claudio Costa si incarna lo spirito migliore del cittadino esemplare: medico, volontario, padre e marito affettuoso e uomo attento e partecipe alle sorti della comunità.
I numeri della Casa della Salute dopo il primo anno di attività. Oltre 300.000 prestazioni
La Casa della Salute di Casalecchio di Reno nel suo primo anno di vita ha confermato la sua vocazione di punto di riferimento sociale e sanitario per la popolazione. L’attività svolta è stata molto intensa, con oltre 300.000 prestazioni erogate. In particolare, sono state quasi 50.000 le prestazioni di specialistica ambulatoriale, 26.000 delle quali prelievi, quasi 80.000 le prestazioni di diagnostica per immagini comprese le attività di screening, oltre 13.000 le prestazioni dell’area dedicata alla salute della donna e del bambino. Più di 20.000 le prestazioni della Continuità Assistenziale, 30.000 quelle di assistenza domiciliare, 2.000 quelle del servizio di riabilitazione, 5.000 le prestazioni offerte dallo Sportello sociale. Il Cup ha effettuato 99.500 prenotazioni, la farmacia ha erogato 7.000 le prestazioni.
La comunità professionale della Casa della Salute conta su 142 professionisti, 57 medici, 29 infermieri, 6 psicologi, 12 tecnici sanitari, 2 farmacisti e un operatore tecnico di farmacia, 6 ostetriche,12 riabilitatori, 2 educatori,10 assistenti sociali e 5 amministrativi.
L’integrazione socio-sanitaria
A conferma dello spirito aggregativo della Casa sono stati numerosi i progetti di cura e assistenza che coinvolgono professionisti, associazioni e cittadini che si sono aggiunti in quest’ultimo anno a quelli già presenti sul territorio. In questo contesto, l’attenzione ai temi del sociale è costante grazie alla presenza fisica dei professionisti di ASC InSieme, l’azienda speciale che si occupa dei servizi sociali dei 5 Comuni dell’Unione Valli del Reno Lavino Samoggia (Casalecchio, Monte San Pietro, Sasso Marconi, Valsamoggia e Zola Predosa). Tra aprile 2016 e febbraio 2017 le richieste ricevute dallo Sportello sociale di persona, telefonicamente o per mail sono state 6.144.
Quest’anno ha preso avvio il progetto Il mio amico Parkinson, momenti di incontro settimanale dedicati a persone con sindromi parkinsoniane e i loro familiari per confrontarsi in modo informale sui temi legati alla malattia e alla sua gestione, guidati da una psicologa, un luogo per socializzare e trovare soluzioni comuni. Si sono già tenuti 12 incontri e altri 15 sono in programma sino a giugno.
Per le persone che hanno avuto un infarto o uno scompenso cardiaco il progetto Per il coinvolgimento attivo del paziente: dall’informazione all’educazione a un luogo d’incontro mette a disposizione infermieri per conoscere bene la propria malattia, per saperla gestire e per fare educazione sulla terapia.
Sul terreno dell’Auto Mutuo Aiuto sono 5 i gruppi, alcuni di nuova formazione, che usufruiscono dell’accoglienza della Casa della Salute per incontrarsi: Apriti cielo!, gruppo di familiari di persone con problemi legati alla dipendenza da sostanze e/o comportamenti; ACAT (Associazione Club Alcologici Territoriali), gruppo aperto a persone che oltre alla dipendenza da alcol presentano problemi di tossicodipendenza e di gioco compulsivo; Badiamoci, gruppo di assistenti familiari; S.O.S.-STARE, gruppo di persone con abitudini insistenti, consumo problematico e dipendenza; AllattiAMO&CresciAMO, incontri tra genitori di bambini 0-3 anni su allattamento, alimentazione complementare, sonno ed altro ancora.
È cominciato a marzo, inoltre, il primo evento di co-progettazione con i cittadini, Insieme mamme e bambini, che prevede 10 incontri gratuiti facilitati da due mamme psicologhe per affrontare insieme tutti gli aspetti della genitorialità nei primi mesi di vita del bambino. In alcuni di questi momenti saranno presenti alcuni professionisti, l’ostetrica, l’infermiera, il pediatra, il pedagogista per rispondere a dubbi e domande delle neomamme.
La Casa ospita regolarmente le iniziative di promozione di AIDO Valle del Reno, AVIS, ANT, Gli Onconauti, AIL, TELETHON e offre spazi adeguati alle attività di Yoga promossa da Gli Onconauti, ai gruppi di cammino di Datti una Mossa, oltre che fornire uno spazio di ascolto del Comitato Consultivo Misto.
Infine, la Casa della Salute mette a disposizione di Associazioni, gruppi di lavoro e ASC InSieme aule e spazi per incontri e formazioni.
Fonte: Ufficio stampa AUSL Bologna