Inizio dei lavori al pronto soccorso dell’Ospedale di Vergato e la riattivazione del punto prelievi a Lizzano in Belvedere e Vado: il 2022, per il Distretto Socio-Sanitario dell’Appennino bolognese, parte con i buoni auspici che sono stati illustrati nel corso di una riunione alla quale erano presenti, tra gli altri, l’assessore regionale alla Sanità, Raffaele Donini, il sindaco della Città metropolitana, Matteo Lepore, il direttore generale dell’Ausl di Bologna, Paolo Bordon, e il presidente del Comitato, Alessandro Santoni. Nel corso dell’incontro sono stati trattati diversi temi e si è ragionato sulle prospettive e gli scenari futuri del Distretto che, ancora oggi, presenta delle difficoltà oggettive.
Se da una parte sono state accolte positivamente le notizie dell’inizio dei lavori al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Vergato (il 7 febbraio), e la riattivazione del punto prelievi a Lizzano in Belvedere e Vado (grazie ad una recente delibera della Giunta Regionale che di fatto toglie l’obbligo della presen za di medici prelevatori e d’ora in poi sarà sufficiente la presenza di un infermiere), dall’altra parte la carenza di professionisti rende critica la situazione nella rete te dell’emergenza urgenza territoriale, nella medicina di base e nella continuità assistenziale.
Una situazione nota ai presenti e da parte dell’assessore alla Sanità Raffaele Donini c’è stata la disponibilità a ragionare ad un piano di riordino dell’assistenza territoriale appena la situazione emergenziale, legata alla pandemia, lo consente e, il piano stesso, illustrarlo nel corso di un incontro pubblico con la cittadinanza.
Il sindaco della Città metropolitana e presidente della CTSSM, Matteo Lepore, ha ribadito l’importanza di mantenere alta l’attenzione sulle politiche sanitarie nel distretto dell’Appennino.
Il direttore generale dell’Ausl di Bologna, Paolo Bordon, oltre ad annunciare la data di avvio dei lavori al Pronto Soccorso dell’ospedale di Vergato, ha illustrato l’idea di un progetto che l’Ausl intende portare avanti che è la creazione di un distretto interaziendale di Pronto Soccorso, che valorizzando il sistema degli Hub e degli Spoke, possa consentire una maggiore facilità di rotazione dei professionisti presso tutte le strutture decentrate dell’area metropolitana, comprese quelle dell’Appennino.
Alessandro Santoni, presidente del Comitato del Distretto Sociosanitario dell’Appennino bolognese, si è detto soddisfatto dell’incontro e ha dichiarato: “Attendavamo questo incontro che ci consentisse di condividere le necessità su cui intervenire e fissare gli obiettivi condivisi in un piano di lavoro. Gli investimenti costituiscono oltre ad una nota positiva anche il punto di partenza, ma è necessario individuare percorsi che poi ci consentano di avere sempre presente dei professionisti anche quando questi, inevitabilmente, sono assenti anche per un breve periodo di riposo e in questo il ruolo della Regione Emilia-Romagna, della Città metropolitana e dell’Azienda Usl sarà fondamentale. Abbiamo appreso con soddisfazione anche il fatto che la Regione Emilia-Romagna, in accordo con le richieste territoriali, abbia avviato un percorso di revisione dell’organizzazione anche contrattuale della medicina territoriale, allo scopo di favorire sempre di più la presenza di medici di medicina generale e di pediatri sul territorio: anche qui però sarà opportuno monitorare l’andamento di tale percorso e valutarne i risultati”.
Fonte: Ufficio stampa Unione Appennino Bolognese
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