Festival della Cultura tecnica, il successo della undicesima edizione: 15.000 presenze ai 350 appuntamenti organizzati in tutta la regione

La radio come filo conduttore per celebrarei 150 dalla nascita di Guglielmo Marconi

Immagine grafica del Festival Cultura Tecnica 2024
 

Si chiude con successo l’edizione 2024 del Festival della Cultura tecnica, con 15 mila presenze ai 350 appuntamenti organizzati nella città metropolitana di Bologna, e in tutte le province della regione Emilia-Romagna, confermando ancora una volta il valore di questa rassegna come spazio di confronto e innovazione. Quest’anno, in occasione dei 150 anni dalla nascita di Guglielmo Marconi, la radio è stata il filo conduttore e il cuore pulsante del Festival, simbolo di comunicazione, connessione e soprattutto di partecipazione. 

L’elemento distintivo di questa edizione è stato proprio la partecipazione: strumento di empowerment individuale e collettivo, generatrice di benessere e salute, condizione necessaria per individuare soluzioni creative e per dare significato e prospettiva alle azioni che si compiono, condizione per un vero apprendimento. 

“Attraverso una programmazione ricca e diffusa, il Festival ha ribadito il valore delle competenze tecniche e scientifiche per lo sviluppo delle comunità, promuovendo una visione partecipativa e integrata tra giovani, territorio e sistema educativo – commenta Emanuele Bassi, consigliere metropolitano delegato alla Scuola - Grazie a tutti i partecipanti, partner e sostenitori che hanno reso memorabile questa edizione. Ma soprattutto grazie al personale della Città metropolitana che ogni anno dedica anima e corpo all’organizzazione del Festival, senza cui tutto questo non sarebbe possibile”.   

Attraverso un fitto calendario di eventi e iniziative tra il 22 ottobre e il 20 dicembre, il Festival ha promosso la cultura tecnica, scientifica e tecnologica come leva per uno sviluppo sostenibile e inclusivo, in linea con l’Obiettivo 9 dell’Agenda ONU 2030 “Imprese innovazione e infrastrutture”, con un focus particolare sull’infrastruttura della comunicazione digitale e sulla radio come strumento di partecipazione ed empowerment per giovani e cittadinanza. 

Il Festival coinvolge territori, enti di diversa natura e soprattutto, direttamente, le persone e le comunità. Con oltre 200 appuntamenti nell’area metropolitana bolognese e circa 350 complessivi in tutta la regione, il Festival ha consolidato il suo ruolo di ponte tra scuola, impresa, territorio e cittadinanza. Ogni appuntamento ha rappresentato un’occasione per rafforzare il dialogo tra giovani, docenti, istituzioni e imprese, creando numerose occasioni di confronto, come un grande laboratorio diffuso di idee e opportunità.

 

Ecco alcuni eventi particolarmente significativi da ricordare, promossi dalla Città metropolitana di Bologna. 

A dare il via al Festival è stata la Fiera delle Idee a Palazzo Re Enzo, con più di 1.200 studenti e studentesse che hanno partecipato attivamente a laboratori interattivi, dimostrazioni e attività peer-to-peer presentati da ragazze e ragazzi più grandi. L’evento, organizzato per valorizzare le competenze tecniche e scientifiche, ha messo al centro la creatività e l’entusiasmo delle nuove generazioni, offrendo un assaggio delle grandi possibilità nell'ambito della cultura tecnica presentate dal Festival. 

 

Digitale, educazione e comunità

Il Festival ha esplorato a fondo il tema dell'educazione digitale e il suo impatto sulla comunità. L’evento Crescere nel mondo digitale, il 28 ottobre, ha affrontato le sfide e le opportunità dell’era tecnologica, coinvolgendo più di 100 partecipanti in un confronto sugli effetti del digitale nella crescita di bambine/i e giovani e sul ruolo degli adulti (insegnanti, genitori, educatori…) al riguardo.

 

Integrazione e pari opportunità

Il 20 novembre, l’incontro Dieci domande sulla violenza ha affrontato un tema delicato, ma fondamentale: la violenza di genere. Più di 600 studenti e studentesse di scuole secondarie e centri di formazione hanno avuto l’opportunità di dialogare con esperte ed esperti dei Centri Antiviolenza e dei Centri per Uomini Autori di Violenza del territorio. Dieci domande ai Centri, elaborate direttamente da ragazze e ragazzi, hanno guidato la discussione, stimolando un dialogo aperto e costruttivo sulla prevenzione della violenza e sulla promozione di una cultura del rispetto e dell’uguaglianza. L’intervento di Gino Cecchettin, presidente della Fondazione dedicata alla memoria della figlia Giulia, ha reso questo momento ancora più significativo, portando una testimonianza toccante e un importante messaggio di consapevolezza e responsabilità.

Il tema della discriminazione razziale è stato affrontato dal ciclo di incontri, presso le biblioteche del territorio, “La mossa antirazzista: Fumetti per contrastare le discriminazioni e l’odio razziale” e dalla Masterclass Unesco “Colonialismo e pratica decoloniale nel nostro presente”. 

 

Radio e innovazione partecipata

La radio è stata protagonista di molte iniziative. Spettacoli, laboratori tematici ed eventi hanno evidenziato come questo mezzo possa essere uno strumento educativo e sociale, coinvolgendo giovani e docenti in laboratori interattivi di podcasting e dibattiti sulle potenzialità della radio come mezzo di espressione e inclusione oltre che come strumento educativo. L’11 dicembre, con Quando la radio è partecipazione, più di 50 studentesse, studenti e insegnanti hanno esplorato il potenziale educativo della radio attraverso podcast e scambi di esperienze. La radio è stata inoltre presentata come strumento di coesione comunitaria e mezzo di promozione dei diritti.

 

Promozione delle STEM e orientamento professionale

Un ruolo centrale è stato dedicato alla formazione e alle opportunità di crescita personale e professionale per giovani e adulti, anche in collaborazione con il Centro Risorse per l’Orientamento “Maria Luisa Pombeni”.

In collaborazione con le scuole e gli enti della Rete ECCO! (Educazione Comunicazione Cultura per le Pari Opportunità di genere), oltre 50 Technoragazze Days hanno avvicinato oltre 1.0000 studentesse delle scuole media ai settori tecnici e scientifici, per combattere gli stereotipi di genere.

Sempre per studenti e studentesse delle medie è stato realizzato il 30 ottobre il seminario del progetto Curriculum della cultura tecnica, volto a innovare il percorso scolastico triennale con unità di apprendimento interdisciplinari e laboratoriali, che ha presentato il proprio modello in prospettiva regionale.

Ulteriori iniziative di presentazione e disseminazione del proprio modello sono state organizzate anche dalle Reti di scuole promosse dalla Città metropolitana, tra cui gli Istituti tecnici costruzioni ambiente e territorio (Rete CAT) e gli Istituti tecnici economici (Rete ITE).

Il 26 novembre, con l’iniziativa "Il lavoro in Emilia-Romagna: quadro generale e servizi per l’impiego", è stato presentato un approfondimento sul mercato del lavoro regionale e sui servizi offerti dai Centri per l’Impiego. L’evento, rivolto a insegnanti e referenti orientamento, ha informato su tirocini, apprendistato e altre opportunità concrete per le giovani generazioni, in grado di orientarle verso scelte consapevoli e in linea con le esigenze del territorio. A seguire, il 19 dicembre, un Open Day delle sedi dei Centri per l’Impiego del territorio regionale, rivolto direttamente alle classi, con simulazioni e altre esperienze interattive.

Un importante evento sulla logistica “La supply chain con il sistema dei trasporti intermodali” è stato realizzato il 3 dicembre, in collaborazione con Interporto di Bologna, Aeroporto di Bologna e Porto di Ravenna.

Il 9 dicembre, l’incontro "Erasmus perché? Erasmus per chi?" ha ampliato questa riflessione offrendo una panoramica sulle possibilità di studio e lavoro all'estero grazie al programma Erasmus. Docenti, studentesse e studenti hanno condiviso esperienze e testimonianze dirette, raccontando come l’Erasmus rappresenti uno strumento fondamentale per sviluppare competenze interculturali e professionali.

 

Educazione alla sostenibilità

Il Festival è da diversi anni strumento per l’educazione alla sostenibilità nel quadro degli Obiettivi dell’Agenda ONU 2030. Diversi appuntamenti sono stati incentrati su questo tema; tra essi è stato fondamentale, il 16 dicembre, l’evento Un nuovo patto tra ricerca e scuola per educare alla sostenibilità, in cui scuole primarie e mondo della ricerca scientifica si sono confrontati per elaborare modalità didattiche nuove e partecipative, anche con il coinvolgimento di famiglie e comunità.

 

Coinvolgimento attivo di cittadinanza e giovani

La serie di laboratoriali distrettuali “Fai sentire la tua voce!” hanno rappresentato momenti importanti del programma. Attraverso laboratori partecipati, ragazze e ragazzi di tutti i territori metropolitani hanno lavorato per sviluppare proposte innovative, esplorando temi come la sostenibilità e l’inclusione. Questi incontri sono stati momenti preziosi di confronto e crescita collettiva, valorizzando il contributo di ogni partecipante e per dare l'opportunità alle giovani generazioni di dire la loro e far sentire la propria voce.

 

Il Festival sempre più Digital

Il Festival si è distinto anche per la sua presenza digitale. Attraverso Facebook, Instagram, YouTube e TikTok, ha raggiunto una platea sempre più ampia, con più di 450 post, quasi 400 storie per un totale di 1.120.712 visualizzazioni su tutti i canali digitali che hanno raggiunto 121.000 utenti unici, il doppio dell’edizione 2023 quando erano state 650 mila le visualizzazione e 60 mila gli utenti unici. In particolare, per quanto riguarda il canale YouTube ufficiale, oltre 9.200 utenti hanno visualizzato i contenuti dell'edizione 2024, che hanno complessivamente totalizzato 35.000 visualizzazioni e vari commenti.

Buona performance anche per il sito ufficiale www.festivalculturatecnica.it che ha totalizzato 21.230 visite (+36% rispetto al 2023) e 15.950 visitatori unici (+30%), di cui il 60% sotto i 24 anni e il 63% donne.

Quest’anno il Festival ha anche lanciato la #IdeeInAzione Challenge, una sfida creativa rivolta ai ragazzi e alle ragazze per proporre soluzioni concrete e originali ai bisogni della propria comunità, ispirandosi agli Obiettivi dell’Agenda ONU 2030, stimolando il coinvolgimento e una partecipazione attiva.

 

Verso il Festival 2025

L’edizione 2024 si è conclusa con “Festival in Festa!”, il momento finale che ha visto ragazze e ragazzi provenienti da tutta l’Emilia-Romagna, partecipare a un laboratorio di idee dedicato al futuro del Festival, ispirandosi agli Obiettivi dell’Agenda ONU 2030. L’entusiasmo e le idee emerse sono un ottimo contributo per costruire un’edizione 2025 ancora più innovativa e inclusiva.

 

I promotori del Festival della Cultura tecnica

Il Festival della Cultura tecnica è promosso dalla Città metropolitana di Bologna come parte integrante del Piano Strategico 2.0 Metropolitano di Bologna e del Patto metropolitano per il lavoro e lo sviluppo sostenibile. Alla sua realizzazione collaborano la Regione Emilia-Romagna, il Comune di Bologna, l’Ufficio scolastico regionale per l’Emilia-Romagna, Unioncamere Emilia-Romagna, l’Università di Bologna, il mondo della ricerca e dell’innovazione e numerosi altri partner pubblici e privati.

Al Festival metropolitano, in programma nell’area metropolitana bolognese dal 2014, si affiancano le edizioni organizzate dalle Province di Ferrara, Forlì-Cesena, Modena, Parma, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia e Rimini, in collaborazione con un’ampia rete di soggetti locali.

Il Gruppo di pilotaggio è coordinato dal Consigliere delegato a Scuola, Istruzione e Formazione, ed è composto dal Capo di Gabinetto e da consigliere/i e delegate/i di Città metropolitana, nonché dall’Assessore alla Scuola del Comune di Bologna.

Anche quest’anno, per la definizione dei temi e contenuti oggetto di approfondimento e riflessione, ci si è avvalsi del supporto di un Comitato scientifico di respiro regionale e nazionale, al quale partecipano rappresentanti di Città metropolitana di Bologna e Istituzione Gian Franco Minguzzi, Regione Emilia-Romagna, Art-ER, CNR di Bologna, Ufficio scolastico regionale per l’Emilia-Romagna, Unioncamere Emilia-Romagna, Università di Bologna e Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.

Alla progettazione e realizzazione del Festival 2024 ha inoltre contribuito il Tavolo metropolitano Marconi, composto da Città metropolitana, Comune di Bologna, Regione Emilia-Romagna, Università di Bologna, Comune di Sasso Marconi e Fondazione Guglielmo Marconi.

 
 
Data di pubblicazione: 19-12-2024
Data ultimo aggiornamento: 19-12-2024
 
 
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