In concomitanza con la riforma dell’Emergenza urgenza e potenziamento dell’assistenza territoriale della Regione Emilia-Romagna, è aperto da mercoledì 1° novembre il primo Centro di Assistenza e Urgenza (CAU) presso l’ospedale di Budrio.
Il CAU di Budrio è una struttura sanitaria in cui lavorano medici di assistenza primaria a rapporto orario (medici di continuità assistenziale) e infermieri, adeguatamente formati, pronti ad accogliere e assistere pazienti con problemi urgenti a bassa complessità, 7 giorni su 7 h24 con accesso diretto.
Accedendo al CAU, i cittadini verranno accolti dall’infermiere che procederà con l’intervista di inquadramento del bisogno, a cui seguirà la visita medica ed eventuali ulteriori approfondimenti diagnostici come l’elettrocardiogramma, la radiografia e alcuni esami di laboratorio. Il medico del CAU potrà poi valutare, e se necessario prescrivere, prestazioni specialistiche a completamento diagnostico, anche alla conclusione del percorso CAU. In questo caso l’esito della prestazione di approfondimento dovrà essere valutato dal Medico di Medicina Generale o dal Pediatra di Libera scelta, che sono i riferimenti per ogni cittadino assistito, senza tornare al CAU.
L’esito del percorso clinico-assistenziale eseguito presso il CAU verrà reso disponibile sul Fascicolo Sanitario Elettronico del cittadino.
La visita e alcuni accertamenti diagnostici offerti presso i CAU (per esempio ECG ed alcuni esami ematici) sono gratuiti per tutti i cittadini residenti e/o assistiti della Regione, mentre per tutti gli altri la visita avrà un ticket del costo di 20 euro. Le ulteriori prestazioni specialistiche, prescritte dal medico del CAU per il completamento diagnostico, sono a carico del cittadino con il relativo ticket.
Prende così il via la riforma dell’Emergenza urgenza e potenziamento dell’assistenza territoriale della il cui obiettivo è rendere ancora più efficienti i Pronto Soccorso, individuando per i codici bianchi e verdi, ad oggi il 70% dei casi, risposte di prossimità, sempre più tempestive ed appropriate sui territori.
Fonte: Ufficio stampa Azienda USL Bologna
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