In occasione della Giornata mondiale del rifugiato, sabato 26 giugno alle ore 21, negli spazi de La Scuderia di Piazza Verdi, arriva a Bologna "Trasmigrazioni 0.1 - odio memoria convivenza", uno spettacolo fatto di musica, parole, immagini, danze, nato nel settembre 2009 a Castiadas (Cagliari) durante Ethnicus, quinto Festival delle culture migranti.
Trasmigrazioni 0.1 è realizzato nell'ambito del progetto regionale " Emilia-Romagna Terra d'Asilo" e grazie al contributo delle associazioni Il Temporale e Quartieri in movimento, di Provincia e Comune di Bologna, Regione Emilia-Romagna, Arci Emilia-Romagna, Asp Poveri vergognosi, Sprar e Anci.
Si tratta di un concerto multimediale, multietnico, multiarte, prodotto da Pensamentus e curato da Rocco De Rosa, che, partendo da Trasmigrazioni, il progetto musicale pubblicato nel '96 (a cura di Rocco de Rosa, Daniele Sepe e Paolo Fresu), ha raccolto intorno a sé persone di diversa provenienza geografica e artistica. In quattro giorni di condivisione e jam session è nato questo spettacolo, che, utilizzando diversi linguaggi, riflette e fa riflettere sulla condizione del migrante, di chi è costretto ad abbandonare la propria casa e il proprio Paese per cercare rifugio altrove.
Questi gli artisti che saranno sul palco: Rocco De Rosa, pianoforte; Licio Esposito, visioni di sabbia; Natalia Bonanese e Sara De Fanis, danze e coreografie; Alberto Cabiddu, percussioni e cori; Madya Diebate, kora; Pasquale Laino, fiati; Baba Sissoko, tamani, grand ngoni, petit ngoni e voce; Gabriella Ghermandi e Tanino De Rosa, voci narranti; Silvia Giulietti, immagini video. Hanno partecipato alla creazione ed alle precedenti rappresentazioni di questa opera anche: Badara Seck, Giuseppe Boy, Andrea Pisu, Saba Anglana e Pino Pecorelli.
"Abbiamo promosso questa iniziativa - dichiara l'assessore provinciale Giuliano Barigazzi - sia per il suo indubbio valore artistico sia per sensibilizzare la cittadinanza sul tema del diritto di asilo. Un diritto umano fondamentale, sancito dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo e riconosciuto dalla Costituzione italiana, ma che ancora trova, nel nostro paese, difficoltà di applicazione. In Italia la protezione dei richiedenti asilo è fortemente minacciata a causa dei respingimenti e delle spinte all'esclusione e alla negazione dei diritti. Ci sembra invece che questo spettacolo offra una testimonianza particolarmente significativa di come la contaminazione fra culture possa contribuire alla convivenza ed all'integrazione sociale, perché aiuta a scoprire i valori comuni ad ogni cultura, capaci di unire e non di dividere e che affondano le loro radici nella nostra umanità".