Tessera unica per accedere ai prestiti nelle biblioteche
Al via il progetto in 30 comuni, le prime card a 4 neonati
- Biblioteca - Archivio Provincia di Bologna
Federico e Luna, di un mese, insieme a Filippo e Massimiliano di tre mesi, sono i primi neonati della provincia a ricevere la tessera unica del Sistema bibliotecario provinciale.
La card accompagnerà loro e, gradualmente, tutti i nuovi nati nei comuni della provincia, nella loro vita di lettori permettendo l'accesso ai servizi di prestito delle biblioteche comunali di pubblica lettura.
L'iniziativa rientra nel quadro dei progetti dell'assessorato Attività produttive della Regione Emilia-Romagna di sviluppo telematico ed è promossa dall'assessorato Cultura e Pari opportunità della Provincia con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna. Hanno collaborato anche l'Istituto regionale per i Beni Artistici Culturali Naturali e i Comuni titolari degli Istituti bibliotecari.
Alla fase pilota dell'iniziativa hanno aderito 30 Comuni con 35 sedi bibliotecarie: Anzola dell'Emilia, Bazzano, Bentivoglio, Castel Guelfo di Bologna, Castello d'Argile, Castello di Serravalle, Castel San Pietro Terme (sede di Osteria Grande), Crevalcore, Dozza, Granarolo dell'Emilia, Grizzana Morandi, Imola ("Casa Piani" e sedi di Sesto Imolese e Ponticelli), Loiano, Malalbergo, Marzabotto, Medicina, Molinella, Monghidoro, Monterenzio, Monte San Pietro, Monteveglio, Monzuno (sede del capoluogo e di Vado), Porretta Terme, Sala Bolognese, San Giorgio di Piano, San Giovanni in Persiceto ("Croce" e sede di San Matteo della Decima), Sant'Agata Bolognese, Sasso Marconi, Vergato, Zola Predosa.
Il progetto è basato su un processo di innovazione e adeguamento tecnologico, regolamentare e amministrativo delle modalità di erogazione dei servizi bibliotecari che coinvolgerà i Comuni con il coordinamento della Provincia e l'apporto tecnico, scientifico e strumentale della Regione. Grazie all'adozione della tecnologia ottica, le biblioteche potranno gestire in modo automatizzato l'intera procedura del prestito, dal riconoscimento dell'utente all'etichettatura del patrimonio documentario. All'innovazione tecnologica si accompagna anche un importante elemento innovativo dal punto di vista della cooperazione regolamentare e amministrativa tra enti diversi, che consentirà l'adozione di procedure condivise in caso di furto o smarrimento della tessera.
La tessera rappresenta perciò un piccolo, ma significativo tassello delle politiche tese ad agevolare l'accesso dei cittadini all'informazione e alla conoscenza, attraverso l'adozione diffusa e integrata delle nuove tecnologie dell'informazione. Un obiettivo ancora più importante nell'attuale contesto mondiale, che può trovare nella "economia della conoscenza" - e quindi nella crescita economica, civile e democratica delle comunità dei cittadini - uno dei fattori possibili di uscita dalla crisi.
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La card accompagnerà loro e, gradualmente, tutti i nuovi nati nei comuni della provincia, nella loro vita di lettori permettendo l'accesso ai servizi di prestito delle biblioteche comunali di pubblica lettura.
L'iniziativa rientra nel quadro dei progetti dell'assessorato Attività produttive della Regione Emilia-Romagna di sviluppo telematico ed è promossa dall'assessorato Cultura e Pari opportunità della Provincia con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna. Hanno collaborato anche l'Istituto regionale per i Beni Artistici Culturali Naturali e i Comuni titolari degli Istituti bibliotecari.
Alla fase pilota dell'iniziativa hanno aderito 30 Comuni con 35 sedi bibliotecarie: Anzola dell'Emilia, Bazzano, Bentivoglio, Castel Guelfo di Bologna, Castello d'Argile, Castello di Serravalle, Castel San Pietro Terme (sede di Osteria Grande), Crevalcore, Dozza, Granarolo dell'Emilia, Grizzana Morandi, Imola ("Casa Piani" e sedi di Sesto Imolese e Ponticelli), Loiano, Malalbergo, Marzabotto, Medicina, Molinella, Monghidoro, Monterenzio, Monte San Pietro, Monteveglio, Monzuno (sede del capoluogo e di Vado), Porretta Terme, Sala Bolognese, San Giorgio di Piano, San Giovanni in Persiceto ("Croce" e sede di San Matteo della Decima), Sant'Agata Bolognese, Sasso Marconi, Vergato, Zola Predosa.
Il progetto è basato su un processo di innovazione e adeguamento tecnologico, regolamentare e amministrativo delle modalità di erogazione dei servizi bibliotecari che coinvolgerà i Comuni con il coordinamento della Provincia e l'apporto tecnico, scientifico e strumentale della Regione. Grazie all'adozione della tecnologia ottica, le biblioteche potranno gestire in modo automatizzato l'intera procedura del prestito, dal riconoscimento dell'utente all'etichettatura del patrimonio documentario. All'innovazione tecnologica si accompagna anche un importante elemento innovativo dal punto di vista della cooperazione regolamentare e amministrativa tra enti diversi, che consentirà l'adozione di procedure condivise in caso di furto o smarrimento della tessera.
La tessera rappresenta perciò un piccolo, ma significativo tassello delle politiche tese ad agevolare l'accesso dei cittadini all'informazione e alla conoscenza, attraverso l'adozione diffusa e integrata delle nuove tecnologie dell'informazione. Un obiettivo ancora più importante nell'attuale contesto mondiale, che può trovare nella "economia della conoscenza" - e quindi nella crescita economica, civile e democratica delle comunità dei cittadini - uno dei fattori possibili di uscita dalla crisi.
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Dati statistici sulle biblioteche provinciali (109 KB)
Data ultimo aggiornamento: 20-04-2009