Servizi anagrafici on-line per i Comuni del territorio
Si parte con Anzola dell'Emilia
Nell'ambito di un ampio progetto regionale co-finanziato da Regione Emilia-Romagna e DigitPA, la Provincia di Bologna ha implementato un'infrastruttura tecnologica collocata nell'Ente, ma a disposizione dei Comuni del territorio, per consentire loro di erogare servizi on-line a cittadini, imprese e altri soggetti interessati, con l'impiego di risorse tecniche ed economiche limitate.
Grazie a questo progetto, sono oggi attivi i servizi demografici del Comune di Anzola dell'Emilia: dalla consultazione di dati anagrafici e di stato civile, all'autocertificazione, al rilascio di certificati con timbro digitale. Visure e autocertificazioni possono essere stampate direttamente dal portale, è possibile anche scaricare il relativo file PDF generato, e salvarlo sulla propria postazione. Per i certificati con timbro digitale, si può scaricare immediatamente il file generato, o recuperarlo in un secondo momento, sempre sul portale, all'interno della propria "MyPage", ove viene conservato per 6 mesi.
La tecnologia del timbro digitale realizza un codice a barre bidimensionale che viene inserito in un documento destinato ad essere stampato su carta (in questo caso il certificato anagrafico o di stato civile), del quale costituisce garanzia di autenticità e di non ripudiabilità da parte dell'ente emittente. In altre parole, una volta che la firma digitale contenuta nel timbro sia stata provata come corrispondente al documento, viene garantita l'autenticità del documento stesso e viene stabilita senza dubbio la responsabilità del firmatario.
Questa tecnologia per l'erogazione dei certificati è già utilizzata a livello nazionale da alcuni grandi Comuni come Roma, Milano, Torino; nella nostra regione, da Ravenna, Cesena e, di recente, anche da Bologna: enti di grande dimensione ed elevata capacità tecnologica, che hanno realizzato al proprio interno tutta l'infrastruttura necessaria.
L'esperienza della provincia di Bologna è per il momento unica in termini di infrastruttura: tutta la componente tecnologica necessaria risiede nel Centro Servizi provinciale ed è a disposizione delle amministrazioni comunali del territorio a cui fornisce in ugual misura la possibilità di erogare servizi, anche nel caso di Comuni con risorse tecniche ed economiche limitate. Infatti, tutta l'infrastruttura hardware e software necessaria per l'erogazione del timbro digitale, è collocata in Provincia, dove sono custodite anche le firme digitali dei Sindaci dei Comuni aderenti al progetto, indispensabili per la generazione del timbro sul certificato.
Una volta che saranno attivati anche gli altri Comuni richiedenti (finora circa 40), l'evoluzione dei servizi demografici provinciali prevede l'attivazione di convenzioni con una serie di soggetti terzi interessati per consentire l'accesso ai certificati delle amministrazioni Comunali aderenti a notai, avvocati, ATC, banche, concessionari di pubblico servizio, ecc. Inoltre, una convenzione consentirà ai Comuni e alla Provincia stessa di accedere gli uni ai servizi demografici degli altri, ottenendo così risparmio di tempi e costi, realizzando una vera e propria rete di sportelli per le informazioni anagrafiche. Tutte le convenzioni saranno attivate garantendo il pieno rispetto dei diritti sulla privacy.
Il budget totale del Progetto del Sistema a rete regionale è di circa 33 milioni di euro e ha consentito di ottenere un co-finanziamento da parte di DigitPA di 4,5 milioni di euro. La partecipazione della Regione è pari a circa 19 milioni, i restanti 9,5 sono a carico degli Enti Locali.
Il budget totale del progetto per il territorio della Provincia di Bologna è pari a 3,9 milioni di euro (di cui 1,055 co-finanziati da DigitPA, Regione Emilia-Romagna e Provincia di Bologna): il 50% circa è utilizzato a supporto della realizzazione dei Sistemi Informatici Associati, l'altro 50% per l'erogazione dei servizi. In particolare, sui servizi demografici, sulla base delle richieste pervenute dai Comuni stessi, l'impegno economico è pari al 25% dell'importo dedicato al dispiegamento dei servizi (500.000 euro circa).
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