Sasso Marconi e Savigno capitali del tartufo

In ottobre e novembre protagonista è il più pregiato frutto della terra

Tartufesta a Sasso Marconi

Tanti gli appuntamenti, in ottobre e novembre, che Sasso Marconi e Savigno dedicano al tartufo e alle eccellenze dell'Appennino bolognese.

 

Per cinque giorni (29 e 30 ottobre, 1- 5 - 6 novembre)  la città di Sasso Marconi  diventa la meta degli amanti del tartufo con una ricca offerta enogastronomica.
La centrale Piazza dei Martiri della Liberazione si trasforma in una vera e propria “Piazza del Gusto”  dove i ristoratori del territorio propongono specialità a base di tartufo dall’antipasto al dolce, senza dimenticare le crescentine con formaggio e salsa di tartufo nero o le tigelle farcite con salumi e crema al tartufo.
C’è poi lo stand-ristorante dell’associazione “Tartufai” con un menu a base di tartufo e una proposta alternativa per chi preferisce mangiare in maniera tradizionale.
Il ristorante, allestito nel Parco intitolato a Guglielmo Marconi (viale Kennedy), è aperto anche nelle sere di 28 ottobre, 4 novembre e 31 ottobre.
Anche nei migliori ristoranti della città si possono degustare menu tartufati, è consigliato scegliere quelli che si sono impegnati a rispettare l’apposito decalogo di genuinità e trasparenza comune a tutte le Tartufeste dell’area metropolitana bolognese. Per scoprire quali sono gli esercizi che aderiscono basta chiedere al Punto Informazioni di Tartufesta  in Piazza dei Martiri (oppure chiamando infoSASSO tel. 051 6758409).  
La Tartufesta è anche un'occasione per promuove tutti i prodotti dell’autunno in Appennino. Durante il giorno (dal mattino) a creare un piacevole clima di festa contribuiscono un centinaio di bancarelle  sparse per le vie del centro cittadino e cariche di prodotti tipici dell’Appennino (funghi, castagne, formaggi, salumi, miele e dolci montanari oltre, naturalmente, al tartufo bianco e nero), di artigianato artistico, oggetti da collezione e specialità regionali italiane da Emilia-Romagna, Liguria, Piemonte, Trentino Alto Adige, Toscana, Umbria, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna.

Tra le novità di quest’anno i laboratori di riciclo creativo in cucina per evitare gli sprechi e valorizzare gli avanzi (un sapere antico che va recuperato adattandolo alle esigenze di oggi): “Il gusto tra piacere e sostenibilità” è il titolo della serie di incontri e laboratori a cura di Slow Food Bologna organizzati nei cinque giorni della festa.

Il Tartufo, infine, offre un filo conduttore per nuove incursioni in altri mondi come quello dell’Olio Extra Vergine d’Oliva (che si produce anche a queste latitudini secondo un’antica tradizione), del cioccolato e della confetteria per originali e inconsueti abbinamenti di forma e sapore…

 

Come di consueto da ormai 27 edizioni nei giorni di Tartufesta la città apre le porte dei luoghi più interessanti (con visite guidate ed eventi), propone spettacoli e incontri sugli argomenti più diversi, presenta la stagione teatrale, ospita la consegna del Premio Letterario Renato Giorgi…
Chi arriva a Sasso Marconi in auto, prima di arrivare in centro, può servirsi dei parcheggi indicati e raggiungere la piazza con le apposite navette (solo nei giorni festivi). Ma c’è anche il treno: i convogli della linea ferroviaria Bologna-Porretta fermano a Sasso Marconi, e dalla stazione il centro del paese può essere raggiunto a piedi. Attenzione però i treni finiscono verso le 21.
Per  informazioni tel. “infoSASSO”, 051-6758409

 

A Savigno i primi tre fine settimana di novembre (5 e 6; 12 e 13, 19 e 20) si tiene il Festival Internazionale del Tartufo Bianco Pregiato. La città ospita la mostra mercato del tartufo con espositori locali e nazionali, ristorazione qualificata, stand gastronomici, eventi culturali e spettacoli.

Tra le novità del 2016  una importante riguarda la ristorazione: alla naturale partecipazione dei ristoranti della Valsamoggia si aggiunge il coinvolgimento di alcuni tra gli chef più rappresentativi del territorio metropolitano, attraverso la Ristoassociazione TourTlèn (che verrà affiancata da alcuni altri noti ristoranti amici del tartufo bianco di Savigno) e il Consorzio Modena a Tavola.
Nei tre fine settimana del Festival, nel cuore cinquecentesco di Savigno (di fronte alla Trattoria Da Amerigo 1934) sotto l’Antico Voltone e nella corte retrostante, le tre associazioni di chef e ristoratori proporranno a pranzo le loro preparazioni con tartufo: Vivivalsamoggia: 5-6; TourTlèn: 12-13; Modena a Tavola: 19-20.

La territorialità della produzione vitivinicola sarà ampiamente rappresentata da una selezione di 20 vini, fra i più rappresentativi dei produttori aderenti al Consorzio Colli Bolognesi, mentre le attività di street food sarà affidata alle associazioni locali di Savigno e della Valsamoggia.

 

Ricca anche l'offerta culturale e ricreativa. Nei giorni del festival, negli spazi del Teatro Comunale verranno realizzati due momenti dedicati a Gino Pellegrini: un’esposizione delle opere scenografiche realizzate sul territorio e mostre fotografiche a lui dedicate.
Sempre in teatro, alle ore 12 di ogni sabato si terranno – organizzati da Fisar Bologna – incontri con autori, presentazione di libri collegati al tema dell’enogastronomia e degustazione di vini.
Approfondimenti anche sulla micologia: una mostra (curata da Nicola Sitta, Dottore in Scienze Naturali e Mitologo) e laboratori/workshop.

Come tradizione, nei giorni del Festival le vie del centro si riempiranno con gli stand delle botteghe e le attività artigianali di Savigno con i loro prodotti tipici, gastronomici e non. Verrà inoltre riallestito lo spazio espositivo con pannelli e proiezioni di filmati che illustrano al visitatore le fasi di vita del tartufo con la presenza di esperti tartufai del territorio e dei loro cani.


Info 051 9923221 e www.tartufosavigno.com

 

 
 
Data ultimo aggiornamento: 27-10-2016
 
 
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