Dall’11 al 14 aprile 2024 a Budrio e nella territorio della città metropolitana di Bologna, dopo 5 anni, ritorna “in scena” il Festival Internazionale dell’Ocarina, manifestazione promossa dal Comune di Budrio con il patrocinio della Città metropolitana di Bologna, del Comune di Bologna e della Regione Emilia-Romagna, che celebra lo strumento-simbolo del patrimonio culturale budriese e la comunità musicale e sociale che ne ha perpetuato la tradizione artigianale e la memoria musicale, incantando generazioni di appassionati e professionisti di tutto il mondo.
Il festival è realizzato da Fondazione Entroterre in collaborazione con G.O.B., Associazione Diapason APS, Associazione culturale Il temporale. Partner del festival è TPER.
L’ocarina, flauto globulare in argilla estremamente versatile, è uno strumento che ha trovato applicazione in diversissimi generi musicali, dal folk al classico, al pop al jazz. Durante il festival, sonorità di ogni tipo attraversano, per opera di ospiti nazionali e internazionali, la città di Budrio: dal Teatro Consorziale alle Torri dell’Acqua, al Museo dell’Ocarina al portico di Piazza Antonio da Budrio, al Centro Sociale La Magnolia e quella di Bologna: dallo Sghetto, dove si tiene l’anteprima festival la sera del 10 aprile, alla Sala del Consiglio di Palazzo Malvezzi, sede del concerto inaugurale del festival.
L’iniziativa rientra tra le attività volte alla riscoperta e alla divulgazione del patrimonio culturale di Fondazione Entroterre, che coraggiosamente prosegue nella sua opera di esplorazione, studio e valorizzazione delle tante ricchezze culturali dei territori, riportandole alla vita per condividere la loro capacità di continuare a ricordarci chi siamo, da dove veniamo e dove andiamo.
Quattro giorni di concerti, mercatini, corsi e attività outdoor con musicisti, insegnanti e costruttori provenienti da tutto il mondo per celebrare la storica tradizione dell’ocarina, strumento inventato a Budrio nel 1853 da Giuseppe Donati, che ebbe anche l’idea nuova e vincente di costruire una famiglia di ocarine grandi e piccole intonate tra di loro, utilizzate dal 1863 in poi dal primo Gruppo Ocarinistico Budriese, tutt’oggi in attività e tra i protagonisti assoluti del festival, che ebbe un enorme successo nei maggiori teatri europei, proponendo brani originali e arrangiamenti di celebri arie tratte da opere liriche.
Tra i concerti live, inaugura il festival, giovedì 11, la performance nella splendida Sala del Consiglio di Palazzo Malvezzi de' Medici a Bologna del Gruppo Ocarinistico Budriese - attuale G.O.B. -, gruppo che perpetra la tradizione musicale più che centenaria, che ha legato per sempre il nome di Budrio a quello dell’ocarina. Una serata in collaborazione con Città metropolitana di Bologna per celebrare, quindi, la rinascita della preziosa tradizione musicale e artigianale dell’ocarina, che da Budrio si è diffusa in tutto il mondo grazie all’opera di coraggiosi costruttori e avventurosi gruppi musicali, come appunto il Gruppo Ocarinistico Budriese, che alla inconfondibile sonorità pastorale, tipica di un insieme di ocarine, ha aggiunto negli ultimi anni quella di strumenti più classici in un repertorio per una o due ocarine accompagnate da pianoforte o da un quartetto d’archi o da un’orchestra barocca (ore 20.30, Palazzo Malvezzi, Via Zamboni, 13 Bologna).
Programma completo e informazioni: ocarinafestival.org