La Presidente Beatrice Draghetti ha presentato al Consiglio Provinciale il "Rapporto sociale giovani generazioni anno 2010". Il Rapporto, giunto alla seconda edizione, intende porre le basi di un dialogo con i cittadini e i portatori d'interesse per favorire l'integrazione delle azioni della Provincia con il resto del territorio.
Al 31/12/2010, i giovani residenti in età 0-34 anni nella provincia di Bologna risultavano 318.143, pari al 32,1% della popolazione. Più numerosi i maschi delle femmine (162.164 contro 155.979), con divario ancora più elevato (53% di maschi) nei ragazzi di 17 anni. Rispetto al 2009, nel 2010 si nota che mentre la popolazione giovanile (0-34) aumenta solo del 0,1% i giovani stranieri residenti della stessa fascia di età aumentano del 6,3%.
Complessivamente, tra il 2001 ed il 2010, la popolazione tra 0 e 34 anni è cresciuta del 2,4% (da 310.759 a 318.143) a fronte di un tasso di crescita totale dell'8,4% (da 914.809 a 991.995): è quindi diminuita la quota giovani sul totale della popolazione (dal 34% del 2001 al 32,1% del 2010), in linea con la tendenza nazionale. In particolare, i bambini (fascia 0-10 anni) sono cresciuti del 20,5%, gli adolescenti del 21,4% (età compresa fra gli 11 e i 17 anni); i giovani (classe 18-34) in 10 anni sono invece diminuiti del 9,9%.
Comparando questi dati con gli ultimi dati nazionali del 2009, l'area bolognese ha una delle più basse presenze di giovani sulla popolazione totale. Le zone "più giovani", dove circa il 34% è under 34, sono prevalentemente in pianura, sia Est che Ovest (ma al di fuori dei comuni più popolosi, Bologna e Imola): a Sant'Agata Bolognese e Castello d'Argile gli under 35 sono quasi il 38% dei residenti. Le aree "meno giovani" coincidono invece in gran parte con la montagna: a Camugnano, Castel d'Aiano, Lizzano, Granaglione e Savigno sono infatti meno del 30%.
Circa l'occupazione, i dati Istat mostrano che la crisi colpisce soprattutto i giovani: tra i 15 ed i 24 anni la disoccupazione è pari a circa il 30%, anche se nella provincia il tasso complessivo permane più basso rispetto alla media nazionale: 5,0% rispetto all'8,4%.
Analizzando gli iscritti ai Centri per l'Impiego del 2010, si vede che la crisi riguarda soprattutto la fascia 25-34 anni, anche fra gli stranieri che aumentano la presenza nelle liste di oltre il 25% tra il 2009 ed il 2010.
Per gli under 25 è positiva la variazione nel 2010 rispetto al 2009, degli avviamenti registrati dal SILER: oltre 196.000 (+3,6%). Prevalgono i contratti a tempo determinato, a progetto o a collaborazione, a cui segue il contratto somministrato e quello per la pubblica amministrazione.
Il confronto con il Rapporto del 2009 evidenzia una flessione delle risorse transitate sulle politiche dedicate ai giovani di oltre 1milione di euro, pari circa al 4% in meno. Una flessione dovuta soprattutto a minori trasferimenti da altri enti.
Le aree di intervento sono classificate nel Rapporto in 4 politiche: sicurezza, indipendenza, inclusione, partecipazione, ognuna suddivisa in temi. Nella Sicurezza: salute, stili di vita sani, famiglie e accoglienza; nell'Indipendenza: sviluppo delle potenzialità dei bambini, sviluppo delle opportunità e lavoro, creatività, mobilità; nell'Inclusione: diritto allo studio, integrazione e aggregazione sociale; nella Partecipazione: cittadinanza attiva e responsabile, pari opportunità di genere.
Il totale degli importi gestiti e/o finanziati dalla Provincia risulta di quasi 33milioni di euro, così finanziati: Provincia € 3.942.479; Comuni € 82.405; Regione € 14.677.365; Fondi Unione Europea € 13.166.501; Ministeri € 853.600; Contributi privati € 169.366; altri € 10.822.
Il testo del Rapporto si può scaricare dalla sezione "La Provincia per i giovani" al link: www.provincia.bologna.it/giovani o richiedere a politiche.giovanili@cittametropolitana.bo.it .