Otto ragazzi disabili, un anno di lavoro, 22 tonnellate di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee). Sono alcuni dati del progetto "RAEEbilitando", promosso dalla Provincia di Bologna, progettato dal Consorzio Remedia, Hera Spa e Opimm (Opera dell'Immacolata, onlus) finalizzato all'inserimento lavorativo di persone con disabilità psicofisiche. Il progetto festeggia il primo anno di attività con risultati largamente positivi in termini sia formativi che ambientali.
I ragazzi coinvolti hanno trattato grandi quantitativi di materiali Raee conseguendo importanti livelli di abilità tecnica e di recupero di materiali.
L'attività che essi svolgono consiste nel "disassemblaggio" della frazione dei Raee non pericolosi, si tratta di piccoli elettrodomestici, utensili, giocattoli, telefoni fissi e cellulari. Il lavoro consiste nello smontaggio e nella registrazione dei rifiuti in entrata e in uscita, fino a stoccare, imballare e separare i materiali smontati.
Il progetto, nato per promuovere, organizzare e favorire la formazione di persone svantaggiate, affette da disabilità con la prospettiva di un loro inserimento nel mondo del lavoro, ha riscosso un grande successo sia dal punto di vista formativo che terapeutico.
I protagonisti dell'iniziativa ad oggi hanno trattato 22 tonnellate di Raee, provenienti per la maggior parte dalle stazioni ecologiche e dai centri di raccolta di Bologna gestiti da HERA, dimostrando di aver raggiunto un buon livello di abilità tecnica.
Va anche ricordato il risultato ambientale ottenuto grazie al progetto: delle 22 tonnellate trattate nella fase iniziale, oltre l'85% in peso dei componenti, materiali e sostanze presenti nei Raee lavorati (come rame, alluminio, plastiche, vetro) è stato recuperato o reimpiegato, con un beneficio ambientale stimabile in quasi 210.000 Kwh risparmiati e oltre 46 tonnellate di CO2 evitate. Il prossimo obiettivo è quello di arrivare progressivamente alle 50 tonnellate annue.
Per raggiungere tali risultati per ogni ragazzo è stato elaborato un programma personalizzato secondo le specifiche esigenze cognitive, con la supervisione di operatori formati durante l'attività di training.
Entusiasta la partecipazione dei ragazzi diversamente abili che, lavorando in tutta sicurezza nel laboratorio e nell'area stoccaggio e trattamento/smontaggio dei Raee, hanno dimostrato un grande interesse nelle attività proposte, rese più piacevoli dalla "riconoscibilità" dei prodotti da trattare, utilizzati da tutti nella quotidianità. Anche se con tempi di apprendimento diversi i ragazzi si sono sentiti valorizzati e impegnati sia intellettualmente sia fisicamente, riuscendo a migliorare anche la propria concentrazione.
Il progetto "RAEEbilitando" mostra un grande potenziale in campo formativo, per offrire spazi di crescita professionale e umana, oltre che terapeutica.
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