Una consulenza gratuita per i soggetti in difficoltà che si rivolgono allo Sportello Sovraindebitamento della Città metropolitana di Bologna, è lo strumento messo in campo attraverso il protocollo firmato da Città metropolitana, Comune di Bologna, Tribunale di Bologna e Associazione dei Curatori e dei CTU del Tribunale di Bologna.
L'obiettivo è fornire un servizio a integrazione delle politiche di contrasto alle difficoltà personali e sociali dei soggetti sovraindebitati, i cosiddetti soggetti non fallibili e che quindi sono esposti alle azioni esecutive e promosse individualmente dai creditori.
Lo Sportello Sovraindebitamento della Città metropolitana, attivo dal 2018, si rivolge a debitori con la residenza (persona fisica) o la sede principale della propria attività nell'area metropolitana di Bologna.
Lo sportello offre un servizio gratuito di prima accoglienza al cittadino per accompagnarlo all'avvio della procedura di sovraindebitamento.
Inoltre, supporta l'utente con indicazioni sull'esistenza di strumenti alternativi (Insieme per il Lavoro o eventuali e mirati rimandi agli Sportelli Sociali dei Comuni), qualora non ci siano le condizioni per accedere alla procedura di sovraindebitamento. Per avvire la procedura è necessario fissare un appuntamento allo Sportello Sovraindebitamento presso la sede della Città metropolitana di Bologna, Via Benedetto IV, 3 - 4° piano - Bologna, che al momento vista l'emergenza sanitaria è telefonico, il martedì mattina
Per prendere appuntamento è necessario compilare il form sul sito: https://www.cittametropolitana.bo.it/imprese/Sportello_sovraindebitamento
oppure scrivere una mail a: occ@cittametropolitana.bo.it
Fino ad ora sono 426 le persone che si sono rivolte allo sportello, di cui 73 sono state inviate all'OCC (Organismo di Composizione della Crisi) presso l'Ordine dei Dottori Commercialisti e Degli Esperti Contabili di Bologna e 53 all'Occ presso l'Ordine degli Avvocati di Bologna (totale inviate 126). Di queste 126 domande, 75 sono consumatori, 41 accordi con i debitori e 10 liquidazioni del patrimonio. Sempre rispetto alle 126 domande: 40 sono state rinunciate dai debitori, 4 omologate e 82 sono ancora in corso.