Progetto “madreperla”, modello innovativo di Welfare aziendale
Accordo sperimentale che coinvolge Intesa Sanpaolo, Carisbo e Provincia di Bologna
Promuovere un modello innovativo di welfare aziendale che favorisca l’incrocio fra domanda e offerta nel settore della cura domiciliare, aiutando le famiglie a individuare assistenti familiari e badanti certificati ed esperti. E' il contenuto dell'accordo sperimentale di collaborazione tra pubblico e privato siglato martedì 22 maggio da Giuseppe De Biasi, assessore provinciale al Lavoro, Cristiana Bellinazzi e Elena Cessari di Intesa Sanpaolo, in collaborazione con Carisbo e l’Istituto per la Ricerca Sociale (IRS).
L’accordo mette a disposizione dei dipendenti bolognesi del gruppo e dei loro familiari un call center gestito dai Centri per l’Impiego della Provincia e il software “Madreperla”, la banca dati della Regione Emilia-Romagna che contiene i dati di prestatori d’opera con accertate conoscenze nel campo dell’assistenza a persone anziane e con dichiarate esperienze di tipo professionale.
Carisbo supporta la sperimentazione, riferita in una prima fase al territorio di Bologna, mettendo a disposizione spazi dedicati in cui un operatore della Provincia di Bologna fornirà consulenza specializzata per la selezione di almeno tre nominativi di assistenti familiari, corrispondenti ai bisogni del richiedente.
In un contesto di costante crescita della popolazione anziana e delle difficoltà di conciliare la vita personale con quella professionale, che rendono sempre più importante questo segmento di servizi, l’accordo si fonda su una visione innovativa del welfare aziendale come strumento di sostegno alle persone e alle loro famiglie.
Da diversi anni la Provincia di Bologna è impegnata in progetti e azioni mirati al miglioramento del lavoro di cura familiare, sia per quello che riguarda la qualificazione della domanda di lavoro, sia per quello che attiene il sostegno alle famiglie e quindi il supporto all'offerta.
In particolare i Centri per l'Impiego provinciali, grazie alla messa a punto di un ampio e articolato "sistema a rete" con i soggetti pubblici e privati del territorio interessati, a una specifica formazione degli operatori e all'utilizzo del software regionale "Madreperla", appositamente progettato, dispongono di una banca dati ampia e qualificata che consente di incrociare domanda/offerta con modalità dedicate, in grado di rispondere efficacemente a questa particolare utenza.
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