Dal 2 al 6 giugno e il 15 e 16 giugno nel territorio della città metropolitana di Bologna si apre "Epica Festival, arti performative e linguaggi della scena contemporanea" a cura di Elena Di Gioia. Un nuovo festival nella stagione estiva bolognese che vuol fare tornare il pubblico a immergersi nella pratica del teatro, non solo assistendo agli spettacoli, ma scegliendo di “prendere un tempo” incontrando artisti, immergendosi nella visione di spettacoli e incontri, in un ritorno alla socialità.
Gli eventi sono tutti ospitati in luoghi metropolitani insoliti e con allestimenti site specific, come la Cinquecentesca Villa Salina Malpighi a Castel Maggiore, lo storico Teatro Alice Zeppilli e la Sala del Consiglio Comunale di Pieve di Cento, la Rocca medievale e il Giardino ex cimitero ebraico sempre a Pieve di Cento, il Teatro La Casa del Popolo di Castello d’Argile, l’Atelier di scultura di Nicola Zamboni e Sara Bolzani, un podere agricolo immerso nella campagna, e anche piazze, cortili, luoghi all’aperto e del paesaggio di Castel Maggiore, Castello d’Argile, luoghi della città di Bologna, tra cui l’Arena Orfeonica e la Biblioteca Salaborsa in Piazza del Nettuno per sottolineare un intreccio simbolico tra Biblioteche e Teatri dopo un anno di sospensione delle attività culturali.
Con oltre 15 artisti e compagnie tra le più interessanti della scena contemporanea, 30 e più appuntamenti tra spettacoli, performances, debutti e anteprime nazionali e una mostra fotografica, con oltre 20 critici e studiosi e numerose collaborazioni con le realtà del territorio, Epica Festival, dopo un anno in cui il sistema teatrale si è fortemente isolato e forzatamente chiuso, intende rilanciare la centralità del sostegno a artisti, affermati e giovani, creando relazione con il pubblico e intreccio con operatori, studiosi, critici nazionali, generando azioni di sostegno, occasioni di confronto, attivando spunti di lavoro e riflessione sull’alterazione e le trasformazioni avvenute a causa di questo anno pandemico “mai prima d’ora”.
Epica Festival è un progetto speciale che nasce in continuità con la progettualità delle ultime cinque stagioni teatrali di Agorà, promosse da Unione Reno Galliera in convenzione triennale con la Regione Emilia-Romagna e fa parte di Bologna Estate 2021, il cartellone di attività promosso e coordinato dal Comune di Bologna e dalla Città metropolitana di Bologna - Destinazione turistica e con il contributo di Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.
Il programma in sintesi
L’apertura il 2 giugno - in uno spazio pieno di storia e fascino, scelto per fare festa e accogliere, Villa Salina Malpighi a Castel Maggiore - è affidata a Mariangela Gualtieri, tra le voci più straordinarie della poesia, con "Voce che apre", uno dei suoi preziosi “riti sonori”. Il 3 giugno l’attore e regista Roberto Latini / Fortebraccio Teatro in una performance appositamente creata per Epica Festival per riflettere sul senso del teatro e dell’arte, "Venere e Adone (siamo della stessa mancanza di cui son fatti i sogni)", ospitata nella piazza coperta della Biblioteca Salaborsa a Bologna (in replica il 4 giugno nel boschetto di Villa Salina Malpighi). Dal 4 al 6 giugno e dal 15 al 16 giugno in cartellone, con più repliche, il Teatro delle Albe con Marco Martinelli e Ermanna Montanari presentano il film d’arte "The Sky over Kibera", con cui raccontano la “messa in vita” della Divina Commedia nell’immenso slum di Nairobi, Kibera arricchito da un incontro per la presentazione del volume di Laura Mariani "Il teatro nel cinema. Tre film di Marco Martinelli e Ermanna Montanari" (Sossella editore, 2021) in dialogo con Matteo Marelli, critico di cinema e programmatore di FilmMaker Festival.
Le Belle Bandiere con "A colpi d’ascia", il recente lavoro di Marco Sgrosso dal fulminante romanzo di Thomas Bernhard; il collettivo Ateliersi con gli artisti Cosimo Terlizzi e Luca Maria Baldini in "Non troverete nulla di me in questo film", spettacolo tra cinema e teatro con immagini da Cenere di Eleonora Duse e in scena Fiorenza Menni; il debutto di "Gli altri - Indagine sui nuovissimi mostri", nuovo urticante spettacolo di Kepler -452; la formazione artistica Bluemotion diretta dalla regista Giorgina Pi in un affondo su Kae Tempest, poeta Leone d’Argento alla Biennale 2021 con "Tiresias", con l’opera video "Hold your own /Tiresias, B side" e con una installazione appositamente concepita da Giorgina Pi sulla voce di Kae Tempest, "Nata vicino ai fantasmi. Nata tempesta", da ascoltare in cuffia. E ancora, Teatrino Giullare - Angela Malfitano / Tra un atto e l’altro nel debutto nazionale di "Bestiario solitario", indagine su animali e bestiari allestita in un podere agricolo; Massimiliano Civica nella conferenza spettacolo "L’angelo e la mosca", tra racconti, facezie e buffi indovinelli. E lo scrittore Paolo Nori con una lettura di "La morte di Ivan Il’ic" di Lev Tolstoj, straordinaria opera tradotta dallo stesso Paolo Nori, allestita all’ex cimitero ebraico di Pieve di Cento per una esperienza immersiva unica con la lettura integrale del testo.
Epica Festival accoglie anche una particolare forma di programmazione: prova aperta con racconto. Si tratta della presentazione del primo affaccio di quello che poi diventerà nei mesi a seguire lo spettacolo definito. La prova aperta con racconto, insieme a studi e mise en espace, presenta il rischio e l’emozione di aprire, insieme agli artisti, la prima soglia su un lavoro e/o su un testo in costruzione. E’ questo il caso di un duo d’eccezione: Compagnia Tiresia Banti / Antonio Attisani e Cèsar Brie, che presentano le prime scene del nuovo testo Boccascena ovvero le conseguenze dell’amor teatrale (che debutterà nel 2022) – “testo scritto da un vecchio attore e un vecchio professore durante la pandemia, che ha rinchiuso tutti in casa per molti mesi” alternate al racconto di come si vorrebbe far procedere lo spettacolo.
E’ anche il caso del regista e autore Oscar De Summa con Marina Occhionero che legge una parte del nuovo testo "Marta & Harvey" su cui si stanno gettando le basi produttive e di debutto per l’autunno 2021.
Le sale di Villa Salina Malpighi, immersa nel paesaggio di Castel Maggiore, luogo di antichi ricordi sono anche la cornice ideale per ospitare la mostra fotografica "Fireflies", con foto di Paolo Cortesi, sul progetto Le stagioni invisibili – Danza e paesaggio, curato da Agorà per due anni con il coreografo Fabrizio Favale/ compagnia Le Supplici (inaugurazione il 2 giugno alle ore 18.30 a Villa Salina Malpighi).
I momenti di incontro e approfondimento
Nel fine settimana che comprende il 4 - 5 - 6 giugno (e anche il 15 giugno) dal titolo emblematico "Che cosa racconteremo" sono in programma tavole rotonde - a cura di Lorenzo Donati e Elena Di Gioia - con la presenza di studiosi, docenti, artisti a confronto.
Epica Festival coinvolge il critico e studioso Lorenzo Donati che cura insieme a Elena Di Gioia le tavole rotonde.
Gli incontri, trasmessi anche in diretta streaming online, prevedono la partecipazione “in presenza” di Antonio Attisani, Massimo Marino, Roberta Ferraresi, Renata Molinari, Marco De Marinis, Andrea Pocosgnich, Gerardo Guccini, Maddalena Giovannelli, Oliviero Ponte di Pino, Giovanni Boccia Artieri, Alessandro Toppi, Roberto Latini, Giorgina Pi, Fiorenza Menni, Marco Sgrosso, César Brie, Massimiliano Civica, Enrico Baraldi e Nicola Borghesi.
La sfida culturale di Epica si attesta anche sul lavoro con l’altra parte fondamentale della scena: il pubblico e coloro che ancora non sono pubblico, lavorando con azioni verso l’abbattimento di barriere all’accesso alla offerta culturale con laboratori di formazione dello sguardo dello spettatore e azioni di coinvolgimento diretto delle comunità. Grazie alla collaborazione con Altre Velocità – Redazione intermittente sulle arti sceniche contemporanee per tutto il Festival è previsto un laboratorio avanzato di critica giornalistica e teatrale, rivolto a giovani tra i 20 e i 35 anni interessati alla comunicazione, al giornalismo, alle arti e al teatro, che abbiano il desiderio di praticare un’osservazione “partecipante” e di svolgere un’esperienza attiva e intensiva nel campo del giornalismo culturale. Tutti i lavori verranno pubblicati sui canali social di Altre Velocità e di Epica Festival.
Il fiore di Nino Migliori: immagine simbolo del festival un’opera del fotografo Nino Migliori, tra i più autorevoli e multiformi ricercatori italiani nel campo della fotografia. La foto è tratta da Muri, del 1973.
Per il programma completo: www.epicafestival.it / www.stagioneagora.it / www.renogalliera.it/agora
Per informazioni: Posti limitati. Si consiglia sempre la prenotazione.
Telefono, WhatsApp e SMS: 333.8839450
info@epicafestival.it
Biglietti: da 2 a 12 euro
In caso di maltempo saranno comunicati aggiornamenti e location alternative sui canali di Epica Festival. Gli orari serali degli spettacoli potranno subire variazioni in base alle eventuali nuove regole in materia di coprifuoco.