Via al cantiere per il nuovo collegamento tra via san Donato e via Sanità
Tangenziale di Minerbio: proseguono i lavori con il nuovo collegamento tra via San Donato e via Sanità e l’allargamento del tratto della tangenziale già esistente.
L’intervento fa parte dei lavori del primo lotto che ha già visto la realizzazione di due rotatorie su via Ronchi Inferiore. Grazie alla costruzione della nuova strada e all’allargamento del tracciato esistente di via Sanità, lo stabilimento saccarifero Coprob sarà collegato direttamente alla strada provinciale "San Donato", eliminando l’impatto del traffico sui centri abitati dei Comuni di Minerbio e Baricella.
La nuova infrastruttura si inserisce in un più ampio programma di adeguamento della viabilità comunale che punta ad allontanare dai centri abitati il traffico di attraversamento, particolarmente intenso, anche a causa dei flussi di traffico relativi allo stabilimento saccarifero di Minerbio.
Per la realizzazione, la Regione ha stanziato le risorse relative al Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC) 2014-2020: un finanziamento di 2 milioni di euro, a fronte di un costo complessivo iniziale di 2,6 milioni, aumentato a 2,9 milioni a seguito del caro materiali.
I lavori alla tangenziale
Il tratto iniziale della circonvallazione, realizzato e finanziato dal Comune, ha visto l’allargamento di via Marconi e prevede la riqualificazione di via Marzabotto (strada privata consortile) fino all’intersezione con la rotatoria di via Ronchi inferiore.
Il tratto finale è quello di cui si inaugura oggi l’avvio dei lavori consistente nella riqualificazione di via Sanità e nel suo prolungamento fino alla SP 5 "San Donato".
Per completare l’opera la Regione sta ulteriormente contribuendo cofinanziando la realizzazione del tratto centrale della circonvallazione, che collega la SP 44 "Bassa Bolognese" e la SP 5 "San Donato". La Regione finanzia i lavori con 2,5 milioni di euro, a fronte di un costo complessivo di 3,3 milioni, grazie a una convenzione anche con la Città metropolitana di Bologna.
Fonte: Agenzia di informazione e comunicazione Regione Emilia-Romagna
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