Un affresco storico della nascita della moderna sanità bolognese, dagli inizi dell'800 ai giorni nostri, dal periodo napoleonico alla costituzione dell'Ausl unica: è il contenuto della ricerca "La storia della Sanità moderna a Bologna. Dalle Congregazioni di carità alle Aziende Usl", nata da un'idea iniziale di Carlo Vietti e Giusy Ferro.
Collegandola allo sviluppo della sanità moderna, con un linguaggio agile, essenziale e arricchito dai disegni dell'artista Rachele Ferro, il volume ripercorre l'
evoluzione del sistema sanitario locale degli ultimi duecento anni richiamando le eccellenze bolognesi che hanno fatto scuola in tutta Italia. La ricerca è stata presentata venerdì 18 febbraio a palazzo Malvezzi.
Dalla sintesi iniziale, che racconta le ragioni e le peculiarità del primato bolognese, l'opera si snoda attraverso le Congregazioni di carità e quelle Napoleoniche, la nascita dell'autonomia della sanità, passando per la revisione papalina della riforma napoleonica e la Riforma Farini, fino ad arrivare alla seconda guerra mondiale, alla rinascita del dopoguerra e, quindi, alla costituzione del Servizio Sanitario Nazionale, con la creazione delle Aziende Usl e, negli ultimi anni, di quella unica di Bologna. Il libro ripercorre l'
intera evoluzione della sanità moderna, richiamando soprattutto le eccellenze bolognesi che hanno fatto scuola in tutta Italia.
Il volume è arricchito da numerose
interviste ad alcuni dei protagonisti attuali del sistema sanitario bolognese, tra i quali Sergio Stefoni, preside della Facoltà di Medicina e Chirugia dell'Università degli Studi di Bologna, Francesco Ripa di Meana, direttore generale dell'Azienda USL di Bologna, Franco Tugnoli, past president di FederFarma Emilia-Romagna e Bologna, e Achille Gallina Toschi, attuale presidente Federfarma Bologna.
Il progetto è stato realizzato grazie alla collaborazione tra la Provincia di Bologna, la Conferenza territoriale sociale e sanitaria, la Facoltà di Medicina, il Policlinico S. Orsola-Malpighi, lo IOR, l'Azienda Usl di Bologna, l'Aiop, la Federfarma Bologna, il Cermet, le Terme di Castel San Pietro e di Porretta, il gruppo Mortara e la Maico.
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