La Provincia di Bologna promossa in rating

Il bilancio 2009 della Provincia di Bologna è promosso con  voti alti dalle due agenzie di rating di cui si serve, Moody's e Standard & Poor's.
Il documento finanziario da parte di Moody's ottiene la valutazione 'Aa3' (quella più alta è 'Aa1'): per fare un confronto, il Comune di Bologna e la Regione Emilia-Romagna hanno ottenuto Aa2 al pari dello Stato italiano.
Per quanto riguarda Standard & Poor's, la classificazione è 'A+', cioè la più alta possibile per un ente locale (è uguale per Comune di Bologna e Regione) in quanto la società, per scelta, non assegna rating superiori a quello dello Stato. Nelle sue analisi S&P si attiene a parametri più strettamente economici e finanziari, Moody's li associa a valutazioni sulle strategie di sviluppo e management e al contesto di riferimento: due diversi sistemi di certificazione, quindi, che però "posizionano entrambi la Provincia su uno standard molto elevato" e hanno "evidenziato come la nostra struttura sia coerente con il profilo economico e sociale espresso dal territorio provinciale", ha commentato l'assessore al Bilancio, Maria Bernardetta Chiusoli, durante la presentazione in commissione di mercoledì 24 marzo.

Tra i punti di forza S&P rileva "un'amministrazione pubblica snella ed efficiente", mentre Moody's accredita a Palazzo Malvezzi una "gestione finanziaria oculata". Per quanto riguarda le criticità, invece, S&P parla di "livello di indebitamento relativamente elevato" e sottolinea i "rischi potenziali derivanti da causa legale pendente", cioè quella relativa ai terreni del Copernico, mentre Moody's rileva una "flessibilità finanziaria molto esigua", riconoscendo in tal modo la rigidità delle entrate provinciali collegate a tributi pesantemente condizionati dall'andamento del mercato dell'auto.
 
Infine, l'Ente ha deciso, a fronte della scadenza di entrambi i contratti con le due società di rating, di procedere a gara per l'individuazione di un unico soggetto cui affidare la certificazione di merito creditizio.
Passando da due ad una società di rating, Palazzo Malvezzi dimezzerà da 60.000 euro a 30.000 le spese.

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