Nel 2020 il calo delle emissioni di gas serra e di aerosol, legati ai trasporti, non ha influito sensibilmente sul clima locale. I 365 giorni appena trascorsi raccontano di un'annata calda e relativamente secca, caratterizzata da elevata variabilità mensile e precipitazioni inferiori alla norma.
La temperatura media regionale ha assunto il quinto valore più alto dal 1961, a pari merito con il 2017. Le temperature si sono mantenute quasi sempre sopra al clima di riferimento (vedi figura 1) e, in alcuni periodi, le anomalie positive hanno toccato per giorni consecutivi valori superiori a 5°C. I valori più alti si sono verificati tra la fine di gennaio e per gran parte del mese di febbraio, intorno a fine luglio, ad agosto e nel corso del mese di dicembre. Intense anomalie negative, generalmente di durata molto breve, si sono verificate tra fine marzo e inizio aprile, causando ingenti danni alla produzione frutticola regionale.
Le precipitazioni annue si sono mantenute inferiori alla media di lungo periodo (vedi figura 2), raggiungendo solo 821 mm dei 916 attesi (clima 1961-1990) e anche in questo caso sono state registrate sensibili anomalie mensili. Le precipitazioni cumulate nel periodo gennaio-maggio 2020 (media sull´Emilia-Romagna) sono risultate in assoluto il quantitativo più basso degli ultimi 60 anni, di poco inferiore a quello del 2000. I mesi estivi, contrariamente alla tendenza climatica recente, hanno registrato piogge superiori alle attese.
Le anomalie pluviometriche sono poi proseguite anche negli ultimi mesi dell’anno risultando negative in autunno, in particolare a novembre che ha visto le cumulate più base degli ultimi 30 anni; anomalie positive sono state osservate a dicembre, quando in varie parti della regione abbiamo assistito ai quantitativi cumulati più elevati degli ultimi 60 anni.