"Quali saperi per ridurre le disuguaglianze": aperta la call per l'edizione 2023 del Festival della Cultura tecnica

Quest'anno focus sull'Obiettivo 10 "Ridurre le disuguaglianze" dell'Agenda ONU per lo sviluppo sostenibile

FCT 2023
 

Si accendono i motori per l’organizzazione dell’edizione 2023 del Festival della Cultura tecnica, la decima per quanto riguarda il territorio metropolitano di Bologna, e sesta facendo riferimento alle declinazioni provinciali della rassegna, organizzate a partire dal 2018.

Dal 16 ottobre al 14 dicembre 2023, date di inizio e fine della manifestazione, in continuità con il percorso di valorizzazione annuale degli Obiettivi dell’Agenda ONU 2030 per lo sviluppo sostenibile, avviato nel 2020, i riflettori saranno puntati sull’Obiettivo 10 “Ridurre le disuguaglianze”, con uno sguardo multiprospettico sul ruolo fondamentale che la tecnica e la scienza, e più in generale i saperi integrati tra loro nel sistema delle conoscenze e delle competenze, possono svolgere per ampliare gli orizzonti di equità e inclusione.

Una impostazione tematica assunta in forte coerenza con la scelta delle istituzioni europee di individuare il 2023 come “Anno europeo delle competenze”, che fa rientrare il Festival, e l’articolato programma di eventi e iniziative che ne scandiranno lo svolgimento, tra le iniziative “ufficiali” in via di organizzazione per celebrare la ricorrenza.

Come da tradizione, la Città metropolitana di Bologna si occuperà di promuovere direttamente alcuni degli eventi in programma, tra cui la giornata inaugurale, quella conclusiva e altre iniziative di approfondimento tematico. Ma per la maggior parte delle proposte, l’invito a “popolare” il cartellone di occasioni di riflessione e confronto è rivolto in particolare modo ai soggetti territoriali.

Tra essi, le realtà scolastiche e formative, i servizi socio-educativi, gli attori della ricerca e dell’innovazione e l’ampio e variegato tessuto di soggetti pubblici e privati attivi nel territorio della Città metropolitana e negli altri contesti locali della regione. Realtà tra le quali si auspica possano avere sempre più spazio le istituzioni locali, a partire dai Comuni, dalle Unioni di Comuni e dai Distretti metropolitani, per dar vita a un Festival sempre più diffuso e corale, agito direttamente dai soggetti del territorio e rivolto alla popolazione, per promuovere conoscenza, attenzione e impegno civile.

Il Festival potrà così farsi strumento per riflettere sulle disuguaglianze territoriali, e anche un modo per contrastarle.

 

Gli eventi - tutti gratuiti per i/le partecipanti - potranno avere qualunque formula: iniziative formative, convegni e seminari, laboratori, ma anche eventi aperti al pubblico, fiere, concorsi, mostre, proiezioni di film ecc., per esplorare nuovi linguaggi e soluzioni creative.

Alla luce dell’importanza di questo appuntamento, nella veste rinnovata di “Festival diffuso”, e dell’ampiezza del focus tematico, si è deciso di istituire un Gruppo di pilotaggio metropolitano che sta supportando lo sviluppo della rassegna e il coinvolgimento dei territori. Il Gruppo, coordinato da Daniele Ruscigno (con delega per Scuola e Istruzione, Formazione), è composto da Sergio Lo Giudice (per Lavoro e come Capo di Gabinetto del Sindaco); Sara Accorsi (per Welfare metropolitano e lotta alla povertà, Politiche per la casa, Politiche per la pianura bolognese); Franco Cima (per Agenda digitale metropolitana); Elena Di Gioia (per Cultura); Maurizio Fabbri (per Pianificazione territoriale, Politiche per l'Appennino bolognese); Rosa Grimaldi (per Promozione economica e Industrie culturali e creative) e da Simona Lembi (per Piano Uguaglianza di genere).

È inoltre presente anche quest’anno un Comitato scientifico di respiro regionale e nazionale, a cui partecipano Regione Emilia-Romagna, Art-ER, CNR di Bologna, Ufficio scolastico regionale Emilia-Romagna, Unioncamere Emilia-Romagna, Università di Bologna, Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Ecologica, oltre a Città metropolitana e Istituzione Gian Franco Minguzzi.

 

LA CALL DEL FESTIVAL

Rivolta  all’ampia varietà di soggetti che da sempre animano la rassegna, con l’obiettivo di raggiungere una maggiore apertura e diffusione del programma, la call del Festival è un invito a proporre eventi e iniziative, da fruire preferibilmente in presenza, ma senza escludere soluzioni digitali o ibride,  da inserire nel cartellone, con l’ambizioso obiettivo di migliorare i già ottimi risultati dell’ultima edizione, che per la sola realtà metropolitana ha registrato oltre 200 eventi con la collaborazione di 170 partner.

L’invito a partecipare alla call resta aperto fino all’intera giornata di lunedì 18 settembre. Tutte le informazioni di dettaglio, assieme alla modulistica di riferimento, sono reperibili sul sito festivalculturatecnica.it, in via di progressivo aggiornamento, nei prossimi mesi, con tutte le informazioni relative agli eventi in via di definizione.

Il Festival della Cultura tecnica, promosso dalla Città metropolitana di Bologna, è parte integrante del Piano Strategico 2.0 Metropolitano di Bologna e del Patto metropolitano per il lavoro e lo sviluppo sostenibile, ed è realizzato in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna , il Comune di Bologna e numerosi altri partner pubblici e privati.

Al Festival metropolitano, in programma nell’area metropolitana bolognese dal 2014, si affiancano a partire dal 2018 le edizioni organizzate dalle Province di Ferrara, Forlì-Cesena, Modena, Parma, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia e Rimini, in collaborazione con la rete di soggetti locali interessati a queste tematiche, per un palinsesto complessivo che nell’ultima edizione ha raggiunto la quota di circa 500 tra seminari, laboratori, convegni ed eventi.


Per proporre iniziative:

www.festivalculturatecnica.it/scopri-nuova-edizione

 
 
Data di pubblicazione: 07-08-2023
Data ultimo aggiornamento: 31-08-2023
 
 
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