Economia sociale e Amministrazione condivisa

Siglato protocollo d'intesa tra sindacati confederali, Città metropolitana e Comune di Bologna

Immagine della firma del Protocollo
 

Forte presenza della Pubblica amministrazione nello sviluppo dell'economia sociale, a garanzia del rispetto dei diritti sociali nell'organizzazione e nella gestione dei servizi per tutti i cittadini e le cittadine. Questo il cuore del Protocollo d'intesa sottoscritto da Città metropolitana e Comune di Bologna con le organizzazioni sindacali confederali di Bologna e Imola, riguardo i temi dell'Economia sociale e dell'Amministrazione condivisa. Centrale nell'accordo anche il confronto preventivo con le organizzazioni sindacali sulle scelte in capo alla Pubblica amministrazione, in particolare riguardo le procedure di co-programmazione e co-progettazione dei servizi. 

Accento anche sulla volontà di non indietreggiare nella gestione diretta dei servizi, puntando a obiettivi di uniformità, qualità e sviluppo, sia nella gestione diretta che in quella indiretta, riguardo le condizioni di lavoro e contrattuali degli operatori coinvolti nei servizi e la programmazione, pianificazione e organizzazione degli stessi, su tutto il territorio metropolitano.

Gli impegni condivisi nel Protocollo saranno utili anche in vista dell’approvazione del Piano metropolitano per l'Economia Sociale, attualmente in corso di redazione, che intreccia le forme nelle quali viene declinato nel territorio il nuovo Codice del Terzo settore, con particolare riferimento a quanto attiene l’intervento in ambito sociale, socio-sanitario e socio-educativo. Nel Protocollo le parti sottolineano infatti l’interesse per il ruolo che le organizzazioni dell’economia sociale possono svolgere per contribuire allo sviluppo delle politiche di coesione, della crescita qualitativa del lavoro e del sistema delle relazioni sociali, riconoscendo il valore che le realtà del Terzo Settore possono apportare al benessere collettivo e l'interesse generale.


Il coinvolgimento delle organizzazioni dell'economa sociale nella co-programmazione e co-progettazione dei servizi, a partire da quanto previsto dal Codice del Terzo Settore (CTS) non può però mai mettere in discussione la titolarità e i principi di autonomia e responsabilità del soggetto pubblico, in particolare per quanto attiene gli ambiti di definizione della programmazione. Le parti concordano che un eventuale intervento da parte degli Enti del Terzo settore in ambito sociale, socio-sanitario e socio-educativo, con riferimento agli strumenti della co-programmazione e co-progettazione, avvenga nei limiti di un sistema regolato dalle leggi nazionali e regionali, oltre che dagli atti di pianificazione e programmazione pubblica, che indicano chiaramente perimetro di azione, strumenti, percorsi e responsabilità dei soggetti. 


Infine, un'attenzione particolare ai lavoratori delle organizzazioni dell’economia sociale coinvolti nella gestione dei servizi: questi devono essere pienamente tutelati, assicurando loro la piena applicazione e rispetto dei livelli di tutela previsti dalla contrattazione collettiva. Importante anche la distinzione fra lavoro dipendente e volontariato, ai sensi della disciplina in materia di Terzo settore, valorizzando le diverse specificità.         

 
 
Data di pubblicazione: 06-02-2025
Data ultimo aggiornamento: 06-02-2025
 
 
La tua iscrizione non può essere convalidata.
La tua iscrizione è avvenuta correttamente.

Iscriviti alla newsletter settimanale "Bologna metropolitana" 

 Il tuo indirizzo email viene utilizzato unicamente per permettere l'invio della  newsletter della Città metropolitana di Bologna. Puoi disiscriverti in  qualsiasi momento usando il link incluso in ogni email.  Privacy