Il Consiglio provinciale ha approvato martedì 15 dicembre il
Piano provinciale di emergenze contro il rischio industriale, chimico e trasportistico.
Il documento individua tre possibili tipologie di "rischio di incidente con effetti verso l'esterno":
- quello chimico, connesso alla presenza di 157 aziende potenzialmente pericolose presenti sul territorio bolognese;
- il rischio da trasporto merci pericolose con particolare riferimento al sistema di attraversamento dell'area urbana di Bologna, della Cintura Nord ferroviaria e del Sistema autostradale e tangenziale;
- il rischio gas, connesso alla presenza delle infrastrutture di trasporto e distribuzione.
Il Piano offre una
mappatura del rischio integrato, vista la forte sovrapposizione tra gli elementi considerati, la loro connessione funzionale e la forte antropizzazione del territorio in questione. Il documento definisce gli scenari di evento e rappresenta le risorse in termini di uomini e mezzi disponibili sul territorio per la relativa gestione.
Il Piano è sostanzialmente costituito in due parti:
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nella prima si illustrano le generalità del territorio provinciale, caratteristiche naturali, climatiche, amministrative e socio produttive; si descrive il rischio industriale a partire dal censimento dei siti potenzialmente pericolosi, e dagli incidenti occorsi nel passato e si riportano gli scenari di evento attesi; si definiscono le linee di pianificazione di emergenza e l'organizzazione del sistema di protezione civile provinciale;
- nella seconda parte viene definito il modello d'intervento che delinea nel dettaglio le procedure che si devono attivare in caso di emergenza, articolate per fase di attenzione, preallarme e allarme, si forniscono elementi per la pianificazione comunale e si dettano norme di comportamento per la popolazione.
Il documento contiene 180 tavole: una provinciale, quattro territoriali, 158 monografiche per gli stabilimenti, 13 dedicate alla tangenziale e quattro alla Cintura ferroviaria Nord. Cartografia disponibile su Dvd a disposizione degli Enti e delle strutture operative che hanno competenze in materia di rischio industriale.
Il documento è stato approvato con 20 voti favorevoli (Pd, Idv) e 11 astenuti (Pdl, Lega Nord e Udc).