Il Piano per gli insediamenti commerciali della provincia di Bologna (Poic) è stato approvato martedì 7 aprile dal Consiglio provinciale.
L'impianto del Piano, sia per quel che riguarda le
quantità sia le
localizzazioni potenziali, viene interamente confermato: 86 mila metri quadri di superficie massima di vendita previsti per i prossimi sei anni, per nove Poli funzionali a marcata caratterizzazione commerciale e due aree produttive vocate anche per funzioni commerciali (area di Budrio-Cento e area ex Castelli di Ozzano). Gli ambiti individuati coincidono con quelli previsti dal Ptcp (Piano territoriale di coordinamento provinciale) o con aree produttive da riqualificare. Per ciascun polo di sviluppo sono previste prescrizioni legate all'
accessibilità: prima di costruire su quelle aree dovranno essere predisposte le
infrastrutture per la viabilità e la mobilità già inserite tra le opere prioritarie del Piano della mobilità provinciale. Previste anche indicazioni relative alle valutazioni ambientali da compiere preventivamente (a garanzia del minimo impatto possibile dei nuovi insediamenti commerciali).
Il Piano introduce inoltre un
sistema innovativo di perequazione territoriale che indirizza i ricavi pubblici derivanti dall'edificazione delle grandi strutture commerciali al finanziamento della grande rete di mobilità e del sistema del commercio di vicinato.
Inoltre, la Giunta istituirà a breve il '
tavolo di monitoraggio' sull'attuazione del Piano, stabilendone principi, obiettivi e funzionamento. Al tavolo prenderanno parte, oltre alla Provincia, tutte le principali Associazioni di categoria rappresentative degli interessi del commercio e dei consumatori.
L'iter che ha portato all'approvazione del Piano è iniziato nel giugno 2006 con il varo del documento di indirizzi al quale sono seguite cinque sedute della conferenza di pianificazione, quattro incontri tecnici, cinque indagini approfondite sui consumi in città e provincia e una decina di incontri territoriali. Il 15 luglio 2008 il Poic è stato adottato dal Consiglio e, in questi mesi, sono state presentate complessivamente 32 osservazioni: 14 da parte dei Comuni e delle loro Associazioni e Unioni comunali, una dalla Sopraintendenza ai beni artistici, 7 da parte di Associazioni di categoria del commercio, delle imprese e dei consumatori e 10 osservazioni da privati.
"Questo Piano - ha dichiarato il vicepresidente Giacomo Venturi - conferma un disegno policentrico e un assetto strategico già proposti dal Ptcp nel 2004 e l'attenzione che poniamo alla qualificazione delle stazioni e delle fermate dell'Sfm (Sistema ferroviario metropolitano)".
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