D’in sò: torna, rinnovato, “L’Appennino nel piatto”

Un percorso a tappe nell’identità enogastronomica dell’Appennino Bolognese attraverso i suoi cammini

Quest’anno torna, rinnovato e spumeggiante “L’Appennino nel piatto”, diventato “D’in Sò”: un percorso in quota nell’identità enogastronomica e agroalimentare della montagna Bolognese. Cosa vuol dire D’in Sò? Significa in dialetto “da sù, dalla montagna” ed è proprio lì che vogliamo andare con questa nuova edizione.

Il GAL dell’Appennino bolognese, in collaborazione con ristoranti, agriturismi, gastronomie e rifugi dei territori attraversati dai principali percorsi trekking appenninici, propone 30 eventi di degustazione alla scoperta dei sapori della nostra montagna.

“Lo scopo ultimo del progetto” spiega il presidente del GAL Tiberio Rabboni “è quello di far conoscere e apprezzare una produzione agricola, alimentare e enogastromica che, purtroppo o per fortuna, non è riconosciuta nei circuiti commerciali tardizionali. L’agricoltura di montagna è una pratica eroica a causa di un contesto territoriale sfavorevole che, nonostante ciò, offre valori non disponibili altrove come naturalità, biodiversità e tradizione.”

Le degustazioni verteranno sui vini dei colli bolognesi e imolesi e sulle principali materie prime agricole ed alimentari prodotte dagli allevatori e dagli agricoltori dell’Appennino. Quindi degustazioni a base di prodotti naturali, biologici, della tipicità e biodiversità, di allevamenti, bradi o semi bradi, da farine di castagni e marroni secolari, grani antichi, frutti dimenticati, mieli d’altura, fauna selvatica, funghi, piccoli frutti, prodotti del sottobosco, formaggi di montagna, ecc. E, naturalmente, Chef, ristoratori e artigiani del gusto arricchiranno il tutto con il valore della loro arte e sapienza culinaria.

Il primo gruppo di eventi di degustazione vedrà protagonisti Amerigo 1934 (Savigno), Malcantone Guidotti (Monte San Pietro), la Fattoria di Otilia (Sasso Marconi), Al di là del fiume Cielo (Marzabotto), Acatù (Monzuno), In piazza da Marco (Castel d’Aiano), Cà di Cò (Marzabotto), Al paladein (Grizzana Morandi).

Le degustazioni sono gratuite fino a esaurimento della capacità di accoglienza fissato dai titolari dei locali. La prenotazione è obbligatoria e va fatta all’indirizzo info@dinso.it.

Per ciascuna degustazione saranno comunicati tutti i dettagli sul siti del GAL Appennino bolognese e dinso.it e i social.

 “D’in so”, l’Appennino nel piatto, si inserisce nel progetto di cooperazione dei GAL emiliano romagnoli denominato “Cammini”, finalizzato alla valorizzazione dell’offerta turistica degli itinerari territoriali Slow attraverso il rafforzamento dell’identità locale e la qualificazione dei servizi di ricettività.

“Sono convinto che se nell’ambito ristorativo si creasse un modello virtuoso dove la domanda del fruitore finale è sempre più consapevole e qualificata, tutti i ristoratori e le ristoratrici sarebbero più incentivati ad utilizzare e valorizzare i prodotti della propria zona. C’è bisogno di sensibilizzare le coscienze e tornare alla consapevolezza di cosa vuol dire cibo.” Max Poggi, Chef e presidente dell’associazione Chef to Chef Emilia-Romagna.

L’iniziativa vuole anche contribuire a diffondere la conoscenza del patrimonio agroalimentare dell’areale dell’Appennino bolognese e imolese. Per questo nel corso degli eventi di degustazione verrà diffuso il manifesto dell’identità agricola ed alimentare dell’Appennino e il relativo elenco delle produzioni.

 

Daniele Ara, Assessore del Comune di Bologna sostiene che iniziative di questo tipo sono molto importanti per riaccendere i riflettori sulla ricchezza delle zone rurali e per contribuire ad avvicinare le persone di Bologna e dintorni al territorio dell’Appennino, alle sue eccellenze e alle sue realtà.”

D’In Sò è l’occasione ghiotta per scoprire i tanti prodotti della terra e delle mani che li elaborano e trasformano, e tanti luoghi d’incontro dove tutto ciò si concretizza in occasioni conviviali per raccontare a chi vien d’in zå (da giù) qualcosa di un’identità antica eppure sempre in evoluzione.
Non resta che salire e venirla a scoprire.

Trovate tutte le novità aggiornate su GAL Appennino bolognese e dinso.it

dinso.appennino (IG) - d’in sò (FB)

 

Fonte: GAL Appennino Bolognese

e-mail: info@bolognappennino.it

 
 
Data di pubblicazione: 25-06-2024