Il presidente del Comitato per il Nodo Ferroviario di Bologna e vicepresidente della Provincia Giacomo Venturi ha fatto il punto sulla situazione di importanti infrastrutture bolognesi: la stazione dell'alta velocità e il Servizio ferroviario metropolitano, il Passante autostradale nord, il nodo ferro-stradale di Casalecchio e quello di Rastignano.
Opere fondamentali per l'ammodernamento e lo sviluppo del sistema territoriale bolognese che rischia altrimenti forti criticità, non solo a livello locale ma anche in termini di investimenti e di collegamenti nord-sud del Paese.
Partendo dalla lettera spedita a marzo al ministro Matteoli in cui si segnalava lo stallo sulle opere e si chiedeva al Ministro un incontro urgente da tenersi a Bologna insieme a tutte le istituzioni locali, Venturi ha precisato di avere ricevuto solo la risposta (negativa), a causa della carenza di risorse, del Ministero dell'Ambiente in merito alla richiesta di ripristinare l'Osservatorio ambientale per monitorare l'andamento dei lavori del Nodo, non più attivo dal febbraio dello scorso anno.
Gli Enti locali hanno già ottemperato a quanto dovevano circa finanziamenti, permessi e documenti, ma ammontano a circa 270 milioni le risorse necessarie al territorio bolognese per far partire i cantieri e recuperare il ritardo su opere attese da anni.
In particolare, la stazione sotterranea dell'Alta Velocità dovrebbe essere conclusa secondo gli accordi entro il 2011; per l'Sfm (legato al completamento della nuova stazione, i cui lavori termineranno del tutto, secondo le stime, nel 2015) mancano da Roma 57 milioni per completarlo, 140 per il materiale rotabile, 17,5 milioni annui incrementare il servizio.
Ancora più indietro è la situazione del Passante Nord, per il quale però la società Autostrade, che dovrà realizzarlo, ha già accantonato un miliardo e 200 milioni.
Nel documento allegato la cronistoria e la situazione finanziaria delle diverse infratrutture.
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