27 gennaio Giorno della memoria

Programma delle iniziative di Provincia, Comune e Regione

L'entrata di Auschwitz - Foto presa da Wikipedia
L'entrata di Auschwitz - Foto presa da Wikipedia
Il 27 gennaio ricorre il Giorno della Memoria, fissato dalla legge n. 211 del 2000, nella data in cui, nel 1945, fu liberato il campo di sterminio di Auschwitz.
Sono oltre 50 le iniziative in programma sul territorio provinciale promosse dalle istituzioni locali in questa occasione: proiezioni di film, spettacoli teatrali, letture, mostre e incontri.
Mercoledì 27 gennaio i Consigli provinciale e comunale si riuniranno, in Cappella Farnese alle 15, in seduta solenne e congiunta per ricordare le vittime dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti.

Il calendario degli appuntamenti è on line: dal 2003, infatti, l'Assemblea Legislativa regionale ha creato una banca dati per raccogliere e segnalare gli eventi e le manifestazioni organizzate in Emilia-Romagna per celebrare il Giorno della Memoria. Lo scopo principale è dare una maggiore visibilità agli eventi per favorire la partecipazione, ma anche per costruire un archivio di ciò che viene realizzato, per non disperdere il patrimonio delle esperienze.

Il programma è stato presentato a palazzo Malvezzi da Maurizio Cevenini, presidente del Consiglio del Comune di Bologna; Virginio Merola, presidente del Consiglio provinciale; Sergio Guidotti, vicepresidente del Consiglio provinciale. Erano presenti: Mauro Bosi - consigliere regionale, Divo Capelli - Presidente Aned, Arigo Bompiani - Presidente Anei, rappresentanti della comunità ebraica e del Museo ebraico di Bologna.

Al termine è stato illustrato dagli autori e dalla Società di lettura lo spettacolo teatrale "Oratorio per le vittime di Monte Sole" (versione in scena del romanzo "Unde Malum" di Sergio Anelli) in programma il giorno 27 gennaio nel teatro comunale di Marzabotto alle 20.30. Introduce la presidente della Provincia, Beatrice Draghetti.

Al Museo Ebraico di Bologna (via Valdonica 1/5) è stata allestita la mostra "Besa, un codice d'onore. Gli albanesi mussulmani che salvarono gli ebrei dalla Shoah", che ha anche il patrocinio della Provincia.
Si tratta di un viaggio della memoria riproposto attraverso le suggestive immagini del fotografo americano Norman Gershman, che per cinque anni ha percorso l'Albania recuperando le testimonianze dello straordinario salvataggio che riguardò quasi duemila ebrei e documentandolo attraverso i ritratti dei salvatori e dei loro discendenti. Un reportage che rende onore a quegli albanesi musulmani che salvarono gli ebrei durante la Shoah fino al punto di donare loro abiti e nomi musulmani, pur di 'obbedire' al Besa, l'antico codice d'onore, profondamente radicato nella cultura e nelle usanze del popolo albanese: una nobile promessa morale vincolata da scelte basate su un senso alto dell'onore e delle giustizia umana. La storia appare ancora più sorprendente se si considera che nei primi decenni del Novecento in Albania, paese a maggioranza musulmana, vivevano appena 200 ebrei che aumentarono però in maniera vistosa con le fughe legate all'aggravarsi delle persecuzioni nazifasciste.

Link esterno

Gli appuntamenti in programma - Dal sito dell'Assemblea legislativa della Regione
 
 
Data ultimo aggiornamento: 28-01-2010
 
 
La tua iscrizione non può essere convalidata.
La tua iscrizione è avvenuta correttamente.

Iscriviti alla newsletter settimanale "Bologna metropolitana" 

 Il tuo indirizzo email viene utilizzato unicamente per permettere l'invio della  newsletter della Città metropolitana di Bologna. Puoi disiscriverti in  qualsiasi momento usando il link incluso in ogni email.  Privacy