Calo delle nascite, invecchiamento della popolazione e della forza lavoro. Saldo positivo del fenomeno migratorio. E' la situazione delineata dalla pubblicazione sui futuri scenari demografici riferiti all’intera città metropolitana, curata dall’Area Programmazione, Controlli e Statistica del Comune di Bologna e presentata venerdì 1 aprile dal sindaco metropolitano Virginio Merola e dal vicesindaco Massimo Gnudi.
Tra il 1996 e il 2015 la città metropolitana di Bologna ha visto incrementare la propria popolazione residente di quasi 100.000 unità, superando la soglia del milione di abitanti. Nei prossimi quindici anni questo trend dovrebbe proseguire, ma con minore intensità fino a superare nell’ipotesi intermedia il milione e 31mila abitanti al 1° gennaio 2030 (circa 27mila unità in più, pari in termini relativi a quasi il 3%). L’aumento dovrebbe essere quasi equamente ripartito tra il comune di Bologna e l’insieme degli altri comuni della città metropolitana.
Per quanto riguarda il saldo naturale, negli ultimi quarant’anni le morti hanno superato sistematicamente le nascite e questa tendenza si rafforzerà in futuro, determinando un saldo naturale sempre più negativo.
Sul calo dei nati inciderà in modo decisivo la riduzione della popolazione femminile nelle età più feconde (25-39 anni), sull’aumento delle morti inciderà invece l’invecchiamento della popolazione.
Il saldo migratorio negli ultimi venti anni è stato positivo, il numero degli immigrati ha sempre superato nettamente quello degli emigrati, e il fenomeno si riconfermerà anche per i prossimi 15 anni, con un saldo positivo stabile tra immigrati ed emigrati intorno alle 6.000 unità. Tale valore continuerà a compensare come in passato il valore negativo del saldo naturale, determinando l’aumento della popolazione, ma in modo meno intenso.
La vita si allungherà mediamente di circa due anni.
Come cambierà la composizione per età della popolazione
La popolazione giovanile fino a 24 anni è in lieve calo nel lungo periodo, ma con crescite differenziate tra le classi di età inferiori a 13 anni che diminuiscono e quelle superiori a 14 anni che invece aumenteranno per tutto il periodo previsionale.
A livello metropolitano probabile calo nel lungo periodo della popolazione in età lavorativa, che però riguarderà solo il resto del territorio e non il comune di Bologna. Questa forza lavoro sarà sempre più vecchia con un’età media di 43 anni.
Continuerà a crescere la popolazione anziana, soprattutto negli altri comuni.
A livello metropolitano quasi 48.000 anziani in più, di cui quasi 25.000 ultraottantenni che cresceranno in modo inarrestabile.
Dal 2024 un’età media più elevata negli altri comuni rispetto a quella di Bologna.
La pubblicazione presenta tre ipotesi di sviluppo della popolazione residente (bassa, intermedia e alta) basate su differenti alternative di evoluzione della natalità, della mortalità e dei movimenti migratori. I dati relativi all’intero territorio metropolitano vengono diffusi presentando tutte e tre le varianti, mentre nel caso dei confronti fra aree diverse si è privilegiata l’ipotesi intermedia, ritenendola al momento attuale quella da assumere come riferimento principale per la definizione delle scelte programmatiche.
Le ipotesi dei tre scenari relativi alla città metropolitana sono:
Fecondità: progressiva diminuzione della fecondità fino a determinare nel 2029 un numero medio di figli per donna (TFT) di 1,32 (da un valore iniziale di 1,37)
Mortalità: innalzamento progressivo della speranza di vita al 2029 a 82,9 anni per gli uomini e 86,7 per le donne (da un valore iniziale di 81,3 e 85,5 rispettivamente)
Migratorietà: saldo migratorio positivo in progressiva riduzione da quasi 6.000 unità nel 2015 a 5.000 unità nel 2029
Fecondità: sostanziale stabilità della fecondità su di un numero medio di figli per donna (TFT) di 1,37
Mortalità: innalzamento progressivo della speranza di vita al 2029 a 83,5 anni per gli uomini e 87,4 per le donne (da un valore iniziale di 81,3 e 85,5 rispettivamente)
Migratorietà: saldo migratorio positivo stabile sul valore di 6.000 unità
Fecondità: incremento progressivo della fecondità fino a determinare nel 2029 un numero medio di figli perdonna (TFT) di 1,41 (da un valore iniziale di 1,37)
Mortalità: innalzamento progressivo della speranza di vita al 2029 a 84 anni per gli uomini e 88,2 per le donne (da un valore iniziale di 81,3 e 85,5 rispettivamente)
Migratorietà: saldo migratorio positivo in progressivo aumento da circa 6.000 unità nel 2015 a 7.000 unità nel 2029.