E' stata inaugurata il 4 giugno a Castenaso la “Stanza Rosa”, un nuovo spazio nella stazione dell'Arma dei Carabinieri, adeguatamente attrezzato per ricevere le denunce di donne e minori vittime di violenze e/o abusi.
Si tratta della prima struttura di questo tipo a livello metropolitano con l'obiettivo di arrivare a coprire l'intero territorio, realizzandone almeno una per ognuna delle 7 Unioni di Comuni, per contrastare un fenomeno sempre più preoccupante che si manifesta soprattutto fra le mura domestiche.
Il progetto fa parte delle azioni previste dal 'Protocollo d'intesa per il miglioramento della protezione delle donne che hanno subito violenza nell'ambito di relazioni d'intimità' del Comune di Bologna sottoscritto l'anno scorso dalla Città metropolitana e da una serie di altri soggetti, tra cui l'Arma dei Carabinieri.
“Sono 10 le amministrazioni comunali che hanno dato la loro disponibilità ad aprire una stanza Rosa nel loro comune - ha annunciato Elisabetta Scalambra consigliere metropolitano con delega a Sviluppo sociale e Pari opportunità - per cui tutto il territorio sarà coperto. La prima sarà Castel Maggiore che già si stava muovendo in questo senso”.
Il comandante provinciale dei Carabinieri di Bologna Valerio Giardina ha anche dato alcuni numeri sul fenomeno: 129 i maltrattamenti in famiglia già denunciati nel 2018 (erano stati 164 nel 2017); 11 gli arresti già effettuati nel 2018 (nel 2017 erano stati 19).
“Dati - ha commentato il Prefetto Matteo Piantedosi - che posso descrivere un aumento del fenomeno ma anche un aumento della propensione a denunciare”.
A Castenaso la Stanza Rosa è stata realizzata dal Comune che ha pagato i lavori di ristrutturazione e l'allestimento degli spazi, con la collaborazione del comando provinciale dei carabinieri di Bologna e con un contributo regionale per la comunicazione del progetto all'interno di un Bando sulle pari opportunità di cui la Città metropolitana è capofila.