Avvio record per l’anno scolastico 2018-19 per la “Montagna dei balocchi”, l’asilo nido convenzionato con il comune di Castiglione dei Pepoli: 24 bambini iscritti, più che raddoppiati rispetto all’anno precedente.
Non si tratta di un boom demografico, ma il risultato di una serie di azioni che ha portato il Comune a sostenere e promuovere questa attività che altrimenti avrebbe rischiato la chiusura: incontri con i neogenitori, presentazioni pubbliche, sino all’ultima e incisiva azione, la decisione dell’amministrazione comunale di farsi carico dei costi della mensa, con un risparmio medio per le famiglie stimato intorno ai 1000 euro per un anno.
"È un risultato straordinario di cui andare fieri” commenta il sindaco di Castiglione dei Pepoli Maurizio Fabbri “con un lavoro di squadra fra istituzioni, associazione ed educatrici siamo riusciti ad invertire la tendenza. I l nido è un servizio importante per le famiglie e per i bimbi che lo frequentano, ma i costi di gestione non sono pochi e i problemi legati alla crisi hanno avuto i loro effetti nefasti. Oggi la vera sfida è garantire l’alta qualità dei raggiunti nel tempo”.
L'asilo nido di Castiglione “La Montagna dei Balocchi” nasce come micronido nel 1997 per volontà di alcuni genitori che ottengono subito il sostegno del Comune. In seguito l’esperienza si struttura in una associazione, che dal 2001 gestisce il progetto ed è arrivata a contare fino a 30 iscritti. A partire dalla crisi del 2007-2008 le iscrizioni sono andate via via a calare fino alla punta negativa del 2017, con appena 10 iscritti, una cifra che metteva a rischio la sopravvivenza del servizio.
A quel punto l’intervento del Comune e del servizio scolastico dell’Unione dei comuni dell’Appennino bolognese che insieme al presidente dell'associazione, Alessio Nencini e alle educatrici hanno programmato una serie di iniziative per il rilancio, come lo “Spazio Genitori Bambini”. Cioè 7 incontri di due ore l’una, con l’apertura straordinaria del nido, rivolti ai genitori di bambini tra i 3 e i 36 mesi cui hanno risposto i genitori di 14 bambini.
Lo spazio, pensato come una “base sicura” rivolta a genitori preoccupati del loro ruolo e delle loro responsabilità, è servito sia ad aiutarli ad affrontare con gioia e soddisfazione l’onere di crescere un bambino, sia a far loro conoscere i servizi del nido e la loro valenza educativa, e i risultati sembrano aver premiato questi sforzi.