È online da oggi giovedì 1 luglio 2021 la nuova rete civica, il sito del Comune di Bologna (www.comune.bologna.it) completamente rinnovato grazie ai finanziamenti del PON Metro-Asse 1 Servizi Digitali. È un grande progetto che negli ultimi anni ha impegnato tutta la struttura del Comune - il partner tecnico è Municipia del gruppo Engineering - intorno all’obiettivo di realizzare la “Casa digitale del cittadino”, costruita intorno alle esigenze degli utenti e pensata in un’ottica di area metropolitana. Significa che gli altri Comuni del territorio possono adottare la stessa piattaforma.
Il finanziamento PON Metro, per un valore 2,5 milioni di euro, è stato investito nell’integrazione con le piattaforme abilitanti nazionali (PagoPA, Spid, etc) e nell’interoperabilità tra i sistemi della Pubblica Amministrazione per avere così una piattaforma adottabile in tutto o in parte dai singoli comuni e dalle Unioni di Comuni, con una componente cross-ente dedicata al cittadino (la propria area personale), con l’obiettivo finale di far convergere gli enti verso uno standard di classificazioni dei servizi, tassonomie, template di pagina e modalità di interazione a livello di area metropolitana.
Mettere online la nuova rete civica non è stato un passaggio automatico: ogni singola pagina è stata riprogettata e semplificata nel linguaggio, nello stile, nel contenuto e nell’usabilità e accessibilità dei servizi, con l’obiettivo di garantire la comprensione e l’utilizzo a tutte le persone. Tra le novità, ogni cittadina e cittadino potrà avere la propria area personale nella quale ritrovare dati, documenti in possesso dell’Amministrazione, parte dei rapporti pregressi, le proprie segnalazioni e gli appuntamenti.
La complessa migrazione alla nuova piattaforma comincia oggi e progressivamente riguarderà tutte le sezioni del portale. La struttura è al lavoro per prevenire e affrontare eventuali inconvenienti in questa fase di passaggio, nel frattempo se gli utenti rilevano contenuti incompleti o link non funzionanti possono segnalarli a redazionecentrale@comune.bologna.it, mentre per gli aspetti più tecnici sul sito è disponibile il form online.
Guarda il video sulla nuova rete civica
Servizi online più semplici e anche da smartphone
Per migliorare l’usabilità dei servizi le funzionalità del sito sono state rese responsive, cioè utilizzabili da tutti i dispositivi, anche quelli mobili, e arriverà anche l’integrazione con l’App nazionale IO.
Durante la realizzazione della piattaforma i principi essenziali sono stati:
Parliamo lo stesso linguaggio
La semplificazione del linguaggio è tra le parole chiave della nuova rete civica del Comune di Bologna. È stata colta l’occasione per riscrivere interamente le schede di servizio, un lavoro che può sembrare immediato ma che richiede molta attenzione, soprattutto nel contemperare le esigenze di semplicità con quelle legate alla coerenza con la normativa di riferimento. Ecco perché per ogni frase è servito tempo e confronto tra esperti di comunicazione e tecnici per passare da una forma all’altra. Un esempio: la frase “Se si ritiene che l'accertamento di una violazione sia infondato o che sussistano altre circostanze documentabili che inducano a richiedere l'annullamento del verbale, è possibile presentare ricorso alle autorità preposte: Prefetto oppure Giudice di Pace”, è stata trasformata nel tempo in “Se ritieni di essere stato multato ingiustamente puoi presentare ricorso al Prefetto o al Giudice di pace”. Per capire il volume di questo lavoro, occorrerebbe moltiplicare questa frase per migliaia di volte, visto che i contenuti oggetto della migrazione in questa prima fase sono più di 2.500. Poi c’è tutta una parte di impegno che ha riguardato l’eliminazione di pagine obsolete risultato di stratificazioni nel tempo: sono circa 1.600 finora i contenuti mandati in soffitta. La pulizia e la manutenzione di tutte le pagine è un altro principio che caratterizza la nuova rete civica del Comune di Bologna.
I contenuti informativi sono stati inoltre rivisti per renderli facilmente trovabili da parte dell’utente attraverso diverse strategie di ricerca (libera, per temi/argomenti, per parole chiave). Infine, i servizi sono stati ripensati in chiave nativa digitale, utilizzando modulistica online, sportelli a distanza tramite video-call e assistenti virtuali (a cominciare dai servizi legati alle imposte e alle tasse e poi progressivamente saranno previsti anche per altri contesti), agende e comunicazioni digitali per l’invio di documenti e notifiche. Per agevolare la navigazione le informazioni sui servizi sono organizzate in paragrafi chiari e sono navigabili attraverso un indice interno, inoltre lo schema “In breve” fornisce una rapida panoramica del servizio e dei suoi canali di accesso.
Iperbole, una storia lunga 26 anni: chi si ricorda cosa significa?
Il 9 gennaio del 1995, nei locali dell’Urp di Piazza Maggiore, il Comune di Bologna apriva lo sportello per distribuire gratuitamente le connessioni a Iperbole ai cittadini, alle organizzazioni pubbliche e no profit. L’anno dopo, il sito del Comune di Bologna era consultabile su internet. Più di 25 anni fa dunque la nostra città era già pioniera nell’utilizzo delle nuove tecnologie per la comunità, con il progetto Iperbole, un acronimo che significa Internet PER Bologna e L’Emilia-Romagna e che da sempre ha l’obiettivo di rafforzare il dialogo tra Comune e cittadini, favorire la partecipazione, informare e comunicare efficacemente. Iperbole è stata la prima esperienza di telematica civica promossa da un’Amministrazione comunale in Italia e la seconda in Europa, dopo quella nata qualche mese prima ad Amsterdam: un’avventura destinata ad avere grande risonanza e molti riconoscimenti a livello nazionale ed internazionale.
Oggi il sito del Comune offre migliaia di contenuti, servizi online, piattaforma di partecipazione e in media viene visitato da 15.000 utenti al giorno.
Fonte: Ufficio stampa Comune di Bologna
e-mail: ufficiostampa@comune.bologna.it