Bologna, la 1° edizione del Festival dei Portici a maggio 2023. Selezionati 15 progetti tra musica e danza

 

La prima edizione del Festival dei Portici, una grande festa urbana nel segno dell’incrocio tra Creatività e Beni Culturali, sarà a maggio 2023 e inaugurerà Bologna Estate. 

Il primo nucleo del festival sarà costituito dai 15 progetti selezionati attraverso i due bandi PON Metro REACT dedicati alla musica e alla danza, attraverso cui tante realtà del terzo settore attive nella città creativa UNESCO avranno a disposizione quasi 1 milione di euro in contributi per coinvolgere le comunità come soggetti attivi della pratica artistica attraverso attività di formazione e workshop, in una logica di welfare culturale attento alla qualità artistica e aprendo a nuove fasce di pubblico per le arti performative. Il percorso avrà il suo culmine nelle azioni di animazione dei 12 tratti di Portici bolognesi dichiarati recentemente Patrimonio Mondiale dell'Unesco, che diventeranno oggetto di interventi artistici site specific con il coinvolgimento dei territori e della comunità.

“Chiamiamo Bologna a mettersi al lavoro come cantiere creativo collettivo - è il commento del sindaco Matteo Lepore -. Il coinvolgimento delle realtà artistiche locali e della cittadinanza, unito all’apporto di ospiti e collaborazioni nazionali ed internazionali, metterà la nostra città sotto i riflettori. Una città aperta, inclusiva e accogliente, caratterizzata da un fermento creativo speciale e da un ‘bene comune’ come i Portici, che nella loro caratteristica di spazio pubblico-privato rendono unica la nostra città”.

I 15 progetti selezionati spaziano dall’opera partecipata e accessibile alle performance di danza urbana; dalle attività all'incrocio tra musica e altre discipline alle pratiche collettive per far risuonare voci e corpi dopo la pandemia; dalle ‘camminate coreografiche' alle danze collettive nello spazio pubblico ai percorsi musicali sulla diversità; dalla musica corale all’improvvisazione alle parate urbane: un caleidoscopio di proposte e di generi per tutte le fasce di età e tutti i gusti.

Sono 7 i progetti selezionati per la parte musica:   Portici - community Opera, di Senzaspine, Zoopalco e Piazza Grande, che ruota attorno alla produzione di un’intera Opera partecipata;  Musical & more, di Bernstein school of musical theater, rivolto a ragazzi di culture differenti, secondo l’esempio e l’esperienza del Chicago Children’s Choir e con l’aggiunta di elementi rock e rap;  Suoni Grassroots - laboratori Oltre, di associazione Oltre, una grande festa collettiva, coinvolgendo ampie fasce di cittadini nella creazione delle performance e delle scenografie;  VoltONE. Orchestra experience, di Persephone, progetto interdisciplinare per avvicinare all’opera lirica, alla danza e alla musica sinfonica;  Suoni di passaggio, di Arci, ambientato nei diversi centri di aggregazione e circoli che metteranno a disposizione il proprio patrimonio di spazi e creatività;  Musica anch'io, di Bologna festival, incentrato sul dialogo sulla diversità mediato dalla musica e che vede coinvolto anche il carcere Penale Minorile;  Bologna jam, di Fondazione Entroterre, Teatro dei mignoli e associazione Jazz club, tra trekking musicali e parate di marching band multiculturali, dai portici della città fino ai colli.

Sono invece 8 i progetti di danza selezionati:  Bod/y-z Bologna Dance Y&Z generations, in cui Danza urbana, Attitudes, Altre velocità, Formati sensibili e Micce lavorano con i cittadini per riavviare la socialità attraverso la danza e l’esplorazione del corpo;  Eutierra - corpi unici in equilibrio, di Nove punti e Open group, che prevede anche incontri negli spazi dei portici, luoghi di dialogo come nella polis, con esperti di diverse discipline che intrecciano punti di vista sui corpi e sulla loro presenza nello spazio pubblico;  Ballotta, di Arcigay Il Cassero, per una danza corale, democratica, partecipata e consapevole, che valorizzi la ricchezza e l'unicità particolare dei gesti e dei movimenti della quotidianità;  Dal passo muove - appunti coreografici per passanti di Van, un lavoro di riflessione sul camminare, che confonderà le coreografie tra la folla;  Il portico infinito, di Nexus, danza-loop per  200 partecipanti, una specie di danza popolare del futuro;  Dancing in the train, di Instabili vaganti, un convoglio artistico interculturale che animerà il territorio del ‘treno’ della Barca; la danza storica di  Ballo anch'io di 8cento con eventi-performance dedicati alla storia della città e  Porti cittadini di DaNzA, per  costruire legami all’interno delle comunità cittadine attraverso lavori di creatività ed espressione con il corpo e far interagire amatori e professionisti. 

 

Fonte: Ufficio stampa Comune di Bologna
e-mail: ufficiostampa@comune.bologna.it

 

Data di pubblicazione: 30-06-2022