La Città metropolitana, proprietaria del complesso di Villa Smeraldi Museo della Civiltà Contadina, ha avviato i lavori per la realizzazione di una nuova sede del punto di accoglienza e ristoro, ora situato nel fabbricato denominato "Locanda Smeraldi".
Il progetto, affidato a SGLAB Srl, ammonta a circa 2 milioni di euro e prevede la realizzazione di una nuova struttura, nella parte sud del complesso, esterna al parco ma comunque adiacente a Villa Smeraldi e ai nuovi spazi espositivi del museo "nuovi padiglioni", con l'obiettivo di valorizzare il contesto agricolo che è parte connotativa del tessuto territoriale e l'intero complesso museale.
Per la nuova struttura saranno utilizzate tecnologie e componenti di elevato standard qualitativo, per valorizzare i criteri di sostenibilità e compatibilità ambientale.
Il ristorante, di dimensioni 17x27.5 metri circa, sarà realizzato con strutture in legno a pannelli sia per le pareti portanti che per l’impalcato di copertura. Gli ambienti saranno dotati di abbondante luce naturale fornita dalle ampie vetrate e da lucernari. La vetrata che guarda Est verso i nuovi padiglioni del Museo sarà caratterizzata da un porticato, come mediazione tra l’interno e l’esterno del fabbricato.
Il tetto sarà integrato con pannelli per il solare termico e con pannelli fotovoltaici.
La conclusione dei lavori è prevista per autunno 2024.
Durante i lavori l’attuale locanda gestita dalla Cooperativa Anima – situata all’interno di un edificio esistente in muratura (ex “casa dell’ortolano”) ricostruito negli anni ‘90 dopo che due incendi l’avevano quasi completamente distrutto – resterà aperta. Successivamente la struttura sarà riconvertita, grazie a ulteriori risorse della Città metropolitana, in punto informativo e di accoglienza, per la divulgazione della storia del parco, della tutela del paesaggio e del territorio.
“Villa Smeraldi è un luogo che sempre più si sta proiettando nel futuro - ha dichiarato Elena Di Gioia delegata alla Cultura di Bologna e Città metropolitana - come punto importante di riferimento culturale grazie alle sue molteplici attività: Museo con i padiglioni espositivi e le mostre, l’archivio, l’atelier creativo e i laboratori, il parco storico, il pomario e campi didattici, e grazie anche a una serie di servizi è un punto sempre più importante anche per l’attrattività turistica sostenibile, dal noleggio bici ai percorsi sostenibili sul territorio attraverso le nuove ciclabili, alla ristorazione con attenzione inclusiva e accessibile.
La riqualificazione della Locanda segna un ulteriore atto di rafforzamento e qualità per il Museo della Civiltà Contadina. Negli anni il costante e positivo dialogo con la Locanda, segnato da una condivisione di approccio inclusivo, sociale e culturale e di un coinvolgimento nelle attività, ha rafforzato il senso di ospitalità anche del Museo, ha portato un pubblico nuovo, ha generato introiti importanti, ha dato visibilità al Museo, arricchendone la programmazione e ha svolto anche un’azione fondamentale di inclusione lavorativa di persone svantaggiate.
La nuova Locanda con l’attività di ristorazione di qualità arricchirà l’offerta culturale soprattutto per un museo come il nostro, legato alle tradizioni contadine e al mondo gastronomico del passato. Oggi investire in un nuovo punto ristoro significa investire su un importante punto di riferimento per l’attrattività, la sostenibilità e l’inclusività in continuità con le azioni che la Città metropolitana ha portato avanti negli ultimi anni”.