Investire sul lavoro agile come fattore trainante del cambiamento e della trasformazione digitale, dello sviluppo professionale della comunità dei lavoratori e degli strumenti di programmazione.
È con questo obiettivo che la Città metropolitana di Bologna ha adottato il POLA-Piano Organizzativo del Lavoro Agile 2021: la sfida è quella di costruire un “nuovo modo di lavorare” che superi la necessità del controllo fisico spostando la prestazione lavorativa dall’adempimento al risultato e realizzando in tutte le parti interessate (lavoratore, Ente e utenti) maggiori benefici e soddisfazioni.
Il Piano definisce un nuovo modo di lavorare applicabile a tutta l’organizzazione e ai suoi dipendenti, sia in presenza sia in lavoro agile con il contributo attivo dei Dirigenti, delle Posizioni organizzative e del personale per costruire una visione comune all’interno dell’organizzazione e diffondere modalità di lavoro e stili manageriali orientati ad una maggiore autonomia e responsabilità delle persone e sviluppo di una cultura orientata ai risultati.
Il lavoro agile pone al centro gli obiettivi e rafforza la cultura del risultato: il riconoscersi negli obiettivi fissati e, ancor di più, nello scopo finale per cui si opera, costituisce un collante delle organizzazioni e tra persone, ancor più oggi che in passato.
In particolare il Piano prevede che il lavoro agile sia accessibile potenzialmente a tutti i dipendenti che svolgono attività compatibili, ponendo le sue fondamenta nei legami di fiducia all’interno dell’organizzazione.
A questo scopo sono previste tre tipologie di lavoro agile
- Lavoro agile ordinario (SWO): è la tipologia ordinaria di utilizzo dello strumento che prevede l’assegnazione di un profilo per ciascun dipendente, una durata prestabilita e contenuti definiti in un Accordo individuale sottoscritto tra dipendente e dirigente;
- Lavoro agile temporaneo (SWT): funziona con le stesse modalità del lavoro agile ordinario (SWO) e può essere temporaneamente utilizzato, previa sottoscrizione dell’accordo individuale, sia per sopravvenute esigenze organizzative o conciliative, sia per allineare le scadenze di tutti gli accordi;
- Lavoro agile semplificato (SWS): può essere utilizzato in situazioni “emergenziali” per assicurare continuità alla prestazione lavorativa. Prevede un unico profilo, modalità massive di assegnazione e proroghe automatiche da parte dell’Ente, senza necessità di Accordo individuale tra le parti. Per i dipendenti in SWO e/o SWT e in telelavoro tale modalità lavorativa sospende l’accordo individuale tra le parti e lo sostituisce, interrompendo contestualmente gli eventuali rimborsi spese se e quando previsti.
Per omogeneizzare l’applicazione del lavoro agile nell’Ente il POLA individua 3 profili Smart (progettuale, obiettivi, gestionale) che definiscono le caratteristiche delle attività svolte dal personale e il numero massimo di giorni settimanali in cui è possibile espletare la prestazione lavorativa in modalità agile. I profili si applicano alle tipologie di lavoro agile SWO e SWT, mentre per lo SWS esiste un profilo unico che può arrivare fino a 5 giorni settimanali.
Inoltre sono previsti percorsi formativi ad hoc per accrescere le competenze manageriali per i dirigenti e le posizioni organizzative, per incrementare le competenze digitali dei dipendenti, sperimentando forme nuove di approccio che facilitino la propagazione di una visione in ottica di sistema, di processo, anche attraverso laboratori mirati.
L’introduzione e lo sviluppo del lavoro agile richiede la completa rivisitazione delle tecnologie hardware e software che formano la postazione di lavoro dello smart worker, a partire dall’uso prevalente (se non esclusivo) di computer portatili in sostituzione dei cosiddetti “pc fissi”. Lo standard definito dalla Città metropolitana prevede, per le postazioni di ufficio, che il portatile sia collegato in modo facilitato ad un monitor esterno di adeguate dimensioni, ad una tastiera e mouse di dimensioni standard, in modo da garantire la migliore ergonomia per l’utilizzatore. Un’altra innovazione è la possibilità di utilizzare tutti gli applicativi dell’Ente anche al di fuori della rete dati aziendale, in sicurezza e con prestazioni adeguate.
Una corretta riprogettazione dello smart office è fondamentale per migliorare la produttività, preservare il senso di appartenenza e le relazioni sociali, creare spazi di co-working, diffusi a livello territoriale, in luoghi pubblici e privati, per rendere possibile il lavoro da remoto, non necessariamente dall’abitazione del lavoratore, e stimolare la capacità di innovazione delle persone.
Le iniziative di cambiamento promosse dal POLA saranno sempre realizzate nel rispetto delle parità di genere, delle pari opportunità, al contrasto delle discriminazioni, della valorizzazione della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e finalizzate alla salute organizzativa e del benessere individuale e aziendale.