Aumento del capitale sociale riservato ai soci fino a 20 milioni di euro, aumento del capitale sociale, mediante conferimento di immobili fino a 60 milioni e prestito obbligazionario convertibile fino a 25 milioni.
È quanto previsto dalle delibere a cui le Giunte di Comune e Città metropolitana di Bologna hanno dato il via libera nelle sedute di ieri e che ora passeranno al vaglio dei rispettivi Consigli, comunale e metropolitano.
Sia Palazzo D’Accursio che Palazzo Malvezzi eserciteranno il diritto di opzione riservato ai soci in proporzione al numero di azioni possedute (attualmente il Comune possiede il 14,71% delle quote e la Città metropolitana l’11,29%), sottoscrivendo l’aumento di capitale rispettivamente con 2.945.359 e 2.260.393 euro.
Il Comune ha inoltre deciso di esercitare il diritto di prelazione sull'aumento di capitale sociale che dovesse eventualmente rimanere inoptato per ulteriori 3.054.641 euro, impegnandosi quindi alla sottoscrizione dell'aumento di capitale sociale per un ammontare complessivo di 6 milioni di euro.
Per quanto riguarda l’aumento del capitale sociale mediante conferimento in natura, Comune e Città metropolitana hanno dato il via libera alla proposta di delegare il Consiglio di Amministrazione a procedere, anche in più fasi, per un importo complessivo massimo di 60 milioni di euro, oltre sovrapprezzo, mediante l’emissione di massime 41.666.666 azioni ordinarie della Società.
In particolare gli immobili attualmente di proprietà del Comune di Bologna che potranno essere oggetto di conferimento delegato a favore di BolognaFiere sono:
alcune aree di terreno e relativi fabbricati limitrofi o collocati all’interno del quartiere fieristico, necessari all’incremento del dimensionamento funzionale dello stesso (contrattualmente previsto per alcune delle principali manifestazioni fieristiche ospitate);
il “Parco Nord”, strategico in quanto abiliterebbe l’ulteriore espansione degli spazi gestiti da BolognaFiere e in tal modo l’eventuale rafforzamento del posizionamento della Società nel segmento B2C nonché lo sviluppo della polifunzionalità del quartiere (potendo eventualmente ospitare eventi di carattere non prettamente fieristico, ma comunque rientranti nell’oggetto sociale);
il “Palazzo dei Congressi”, già in uso alla società controllata Bologna Congressi in virtù di un contratto di locazione, nel quale attualmente si svolgono attività congressuali e performance teatrali;
altre strutture nelle quali la Società svolge la propria attività caratteristica (quali il ristorante Europa) e alcuni uffici già in uso a BolognaFiere.
Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre individuato il “Palazzo degli Affari e Sala Borsa e Contrattazioni”, attualmente di proprietà della Camera di Commercio di Bologna, quale immobile che potrà essere oggetto di conferimento delegato a favore di BolognaFiere. Questo conferimento consentirebbe l’ampliamento e la riqualificazione dell’ingresso storico di piazza Costituzione.
Infine le delibere di Comune e Città metropolitana – una volta approvate dai rispettivi Consigli – daranno il via libera anche: all’emissione di un prestito obbligazionario convertibile in azioni ordinarie della Società per un importo massimo di 25 milioni di euro, con esclusione del diritto di opzione dei soci, e alle modifiche agli articoli 7 e 19 dello Statuto necessarie a dare attuazione ai punti precedenti.
“Alla crisi che sta attraversando il settore fieristico rispondiamo con un investimento importante di Comune e Città metropolitana di Bologna - afferma il sindaco Matteo Lepore - che sarà fondamentale per il rilancio di BolognaFiere e per costruire una nuova stagione per la Società e per l’intero quartiere fieristico, interessato da diversi interventi di riqualificazione e sviluppo. Un investimento che consentirà di dare piena attuazione ad un piano industriale che guarda lontano e che rafforzerà uno degli asset strategici fondamentali del nostro territorio e tra i più importanti del Paese”.