Si è riunita martedì 23 dicembre a Palazzo Malvezzi per l’ultima seduta la Giunta della Provincia di Bologna. Tra i provvedimenti approvati anche la proroga della struttura organizzativa al 31/1/2015.
“Dal 1° gennaio 2015 – recita la delibera approvata - la Provincia di Bologna si trasformerà in Città metropolitana. Tuttavia, il processo di riordino e definizione delle funzioni di competenza delle Province e delle Città metropolitane, previsto dalla legge 56/2014, pur avviato, necessita ancora di importanti adempimenti da parte dello Stato e della Regione”.
Infatti i termini stabiliti dalla L. 56/2014” (entro tre mesi dalla data di entrata in vigore lo Stato e le Regioni avrebbero dovuto individuare funzioni e competenze e la Presidenza del Consiglio dei Ministri avrebbe dovuto “stabilire i criteri generali per l'individuazione dei beni e delle risorse finanziarie, umane, strumentali e organizzative connesse all'esercizio delle funzioni che devono essere trasferite”) non sono stati rispettati ingenerando così ritardi nella definizione del processo.
“In particolare – prosegue la delibera - rimangono ancora da definire sia le funzioni che lo Stato e la Regione vorranno affidare alla Città metropolitana di Bologna, sia le funzioni che le Unioni dei Comuni e i Comuni potrebbero delegare alla Città Metropolitana o che da questa potrebbero essere decentrate ai Comuni.
In questo contesto di grande cambiamento e nelle more dell’avvio della trasformazione istituzionale e organizzativa del nuovo Ente, occorre assicurare la continuità dei servizi primari erogati attualmente dalla Provincia che hanno forte impatto per i cittadini e per la collettività, anche sotto un profilo di sicurezza per gli utenti.
E’ dunque indispensabile garantire il presidio dei principali punti di snodo delle attività e delle responsabilità gestionali dell’Ente per consentire alla nuova Amministrazione da un lato di continuare ad erogare i servizi, dall’altro di valutare quanto verrà definito dalle norme sulle funzioni della Città metropolitana e procedere alle conseguenti scelte organizzative idonee al nuovo ruolo”.
Per questi motivi la Giunta ha deciso la proroga fino al 31 gennaio 2015 dell’attuale assetto organizzativo, comprese le Posizioni organizzative e quelle dirigenziali.
"Ci siamo preoccupati - afferma la presidente Beatrice Draghetti - di creare le condizioni per il passaggio dal 31/12/14 all'1/1/15: una sorta di ponte levatoio abbassato che consenta a chi assumerà la responsabilità della nuova istituzione di contare sulla continuità della struttura e di decidere le scelte da operare. Quando le norme in vigore sono deficitarie é importante fare di tutto per compensare una situazione sfavorevole, che danneggerebbe l'erogazione dei servizi e la sicurezza dei cittadini".
Nella seduta del 23 dicembre e in quelle precedenti sono inoltre stati prorogati molti accordi e convenzioni in scadenza, fondamentali per il proseguimento di servizi e attività. Per esempio:
“In occasione di quest'ultimo appuntamento collegiale – continua Draghetti – pur avendo presentato il bilancio di mandato lo scorso giugno ed avendo operato in questi ultimi mesi per l’ordinaria amministrazione, assieme a tutta la Giunta, desidero nuovamente ringraziare tutte le persone con cui abbiamo collaborato in questi dieci anni. Innanzitutto il personale della Provincia che – anche a causa dei motivi descritti qui sopra – vive in questo periodo uno dei passaggi più critici della propria storia: una stretta che speriamo si possa chiarire, trovando soluzioni positive. E poi i Sindaci, con i quali in tutti questi anni abbiamo collaborato positivamente e lealmente e ai quali, insieme a chi recentemente ha assunto questa responsabilità, ora facciamo un grande "in bocca al lupo" per l’importante compito a cui sono chiamati nell’ambito del nuovo assetto istituzionale che li vede in prima linea nella governance della Città metropolitana e nel suo consolidamento. Infine un saluto affettuoso a tutti quelli con cui – ognuno nel proprio ruolo – abbiamo avuto occasione di entrare in contatto e di percorrere proficuamente tratti di strada: amministratori pubblici e delle società partecipate, dirigenti scolastici, operatori dell’informazione, associazioni di volontariato e del sociale, imprese, lavoratori e mondo sindacale …… Ci fa piacere pensare e confermare, anche in questo passaggio di consegne, come sia di irrinunciabile priorità e di alto profilo occuparsi del bene comune".