Sono stati presentati il 9 dicembre in Conferenza metropolitana dei sindaci i dati relativi ai servizi educativi per la fascia 0-3 anni nel territorio della provincia di Bologna.
Nell'anno scolastico 2012-2013 si sono registrati in totale 1.104 ritiri dai nidi d'infanzia: 396 a Bologna città, 246 a Casalecchio, 127 a Imola, 185 nella Pianura est, 66 nella Pianura ovest, 50 a Porretta Terme e 34 a San Lazzaro.
Le domande di iscrizione ai nidi erano 6.351 nell'anno scolastico 2011-2012 e 5.663 nel 2012-2013 (-10,8%). Gli iscritti erano 8.617 al 31 dicembre 2011 e 8.003 a fine 2012 (-7,1%). Sul calo delle domande di iscrizione ai nidi influisce anche il calo della popolazione 0-36. Le motivazioni in caso di ritiro vanno da quelle economiche (impossibilità di pagare la retta nel 17% dei casi) a malattie dei bimbi, al cambio di residenza dei genitori.
Circa le liste d'attesa, secondo i dati al 31 marzo 2013, erano 376 i bimbi rimasti fuori dei nidi, e 212 i posti liberi.
Calando la domanda, cala anche l'offerta. Nel 2012-2013, infatti, sono state chiuse 7 sezioni, per un totale di 134 posti: 89 nei servizi pubblici diretti (41 su San Lazzaro, 22 nella Pianura ovest, 9 a Imola e 17 a Casalecchio), 30 nei servizi pubblici indiretti (15 a Imola e 15 a Casalecchio), 15 nei servizi privati convenzionati (13 nella Pianura ovest e due a Imola).
Partendo dal presupposto che i servizi educativi per la prima infanzia sono fondamentali per i bambini, le famiglie e non solo, la Conferenza ha approvato un ordine del giorno in cui si impegna, tra l'altro, a "potenziare gli sforzi per attuare il modello di governo che ha individuato gli ambiti-distretti quali aree ottimali della programmazione sovracomunale dei servizi educativi 0-3 anni".
Inoltre, l'impegno concerne anche la "omogeneizzazione delle modalità di erogazione dei servizi" e la realizzazione di gestioni associate, sottolineando la necessità di "mantenere una forte azione di raccordo e coordinamento provinciale".
Provincia e sindaci, infine, intendono "approfondire le nuove problematiche legate al calo delle iscrizioni e dei ritiri", dare attuazione alle linee guida regionali per la valutazione della qualità del servizio e rafforzare l'azione dei coordinatori pedagogici.