Martedì 24 marzo il Consiglio ha approvato la cessione da parte della Provincia alla Regione Emilia-Romagna di
1.575.600 azioni di BolognaFiere Spa, pari
al 2% del capitale sociale della medesima. Il valore di ciascuna azione è di 1,967 euro, per un introito complessivo di 3 milioni e centomila euro. Dopo questa cessione, la Provincia rimane socio di maggioranza relativa dell'Expo mantenendo 12.051.931 azioni, corrispondenti al 15,30%. Prima la partecipazione azionaria di palazzo Malvezzi era del 14,923% del capitale sociale, che è attualmente fissato in 78.780.000 euro. Analoga cessione è stata approvata dal Comune di Bologna, che ha il 10,84% delle azioni, mentre la Regione è ora titolare del 4,07% del capitale di BolognaFiere Spa.
Il mantenimento di un ruolo così rilevante della Provincia in BolognaFiere è motivato, come recita la delibera, dal "preminente carattere strategico e di interesse generale" che la Spa ricopre, "al fine di realizzare obiettivi comuni e condivisi tra i soci per la promozione e lo sviluppo economico del territorio".
Contestualmente il Consiglio ha approvato anche lo schema di accordo di sindacato tra i soci pubblici dell'Expo. Tale patto di sindacato prevede, tra l'altro, il blocco delle azioni di proprietà dei soci pubblici e azioni coordinate "al fine di perseguire obiettivi comuni".
La delibera rappresenta il compimento di un percorso avviato il 14 dicembre 2007, quando la presidente Beatrice Draghetti, il sindaco di Bologna Sergio Cofferati, i soci pubblici di BolognaFiere Spa, insieme al presidente della Regione Vasco Errani, firmarono il protocollo di intesa che stabiliva le modalità per realizzare l'ingresso della Regione come altro socio di parte pubblica nella compagine azionaria di BolognaFiere, e gli obiettivi di tale intesa. Intesa che indicava allora e conferma oggi come obiettivi comuni il
consolidamento e lo sviluppo del rapporto fra la Fiera e il territorio in modo da accrescere l'impatto dell'attività fieristica sull'economia regionale,
lo sviluppo e il posizionamento competitivo dell'attività fieristica bolognese, la realizzazione di un sistema fieristico integrato e coordinato sul territorio regionale che consenta di attuare una politica regionale di sviluppo economico e di internazionalizzazione delle attività produttive.
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