E' stata pubblicata la terza ed ultimo parte dell'edizione 2013 dell'Annuario statistico Immigrazione in provincia di Bologna.
Il volume, realizzato per l'Osservatorio delle Immigrazioni della Provincia di Bologna dalla Fondazione di ricerca Istituto Carlo Cattaneo, contiene una composita serie di dati sulla presenza, le caratteristiche e le tendenze in atto all'interno del mercato del lavoro, nell'accesso all'ERP, nella fruizione dei servizi sanitari e sociali, nella giustizia.
Emerge un forte impatto anche sulla componente straniera della crisi del mercato del lavoro.
I punti salienti dello studio sono i seguenti (sempre riferiti a Bologna e provincia):
Mercato del lavoro
Nel 2012, gli stranieri occupati sono quasi 64.500. Essi rappresentano il 14,6% di tutti i lavoratori.
Nel 2013 il settore economico nel quale sono avvenuti più avviamento al lavoro di cittadini stranieri è quello delle "famiglie e convivenze"; segue quello degli "alloggi e della ristorazione" e il comparto manifatturiero.
A fine dicembre 2013, gli extracomunitari disoccupati sono quasi 22.000. Più in generale, il 31,5% dei disoccupati ha cittadinanza non italiana.
Lavoro domestico
Nel 2012 risultano registrati 21.511 lavoratori domestici; il 90,3% è straniero.
Tra gli italiani la componente femminile raggiunge il 92,7%; tra gli stranieri è di qualche punto inferiore (80%).
I lavorori domestici stranieri sono molto più giovani dei corrispettivi italiani, specie tra gli uomini.
Imprenditoria
Gli stranieri titolari di impresa, al 31 dicembre 2013, sono 6.997.
Il dato è notevolmente in crescita rispetto agli anni precedenti, ed è in controtendenza con quanto registrato per l'imprenditoria bolognese. Di recente, la crescita dell'imprenditoria straniera evidenzia comunque segnali di rallentamento.
Il 14,4% delle imprese attive ha un titolare straniero.
Edizilia residenziale pubblica (ERP)
Al 31 dicembre 2013 risultano, in totale, 17.091 nuclei familiari assegnatari di alloggi ERP; nel 13,7% dei casi, il titolare del contratto di assegnazione è straniero.
Il dato è in costante aumento: a fine dicembre 2007 l'incidenza era pari al 7,5%, nel 2011 all'11,3%, nel 2012 al 12,1%.
Quasi la metà delle assegnazioni avvenute nel 2013 riguarda nuclei familiari stranieri.
Gravidanze e parti
Il numero dei parti che hanno coinvolto cittadine straniere è passato da 1.176 nel 2003 a 2.469 nel 2012; quello delle italiane è sceso da 6.699 a 6.240. L’incidenza è di conseguenza aumentata, passando dal 14,9% del 2003 al 28,3% del 2012.
Oltre tre quarti dei parti delle italiane risulta seguiti da un ginecologo privato, contro il 19,0% delle straniere, che – al contrario – sono più frequentemente seguite dagli specialisti dei consultori pubblici (67,7%) oppure da quelli degli ambulatori istituiti presso gli ospedali pubblici (11,3%). Soltanto lo 0,6% delle donne straniere non utilizza alcun servizio.
Ricoveri ospedalieri
Nel 2013, il 7,7% dei 210.255 ricoveri ospedalieri ha interessato un cittadino straniero.
Il dato percentuale risulta in linea con quello dei due anni precedenti, ma in progressivo incremento rispetto a tutti i precedenti anni del periodo 2003-2010.
Pronto soccorso e specialistica ambulatoriale
Nel 2013 si sono registrati 379.058 prestazioni effettuate nei pronto soccorso degli ospedali della provincia a favore di cittadini stranieri (residenti e non), pari al 12,8% del totale.
I cittadini stranieri accedono più frequentemente degli italiani (12,4% contro 6,5%) al pronto soccorso in caso di condizioni non urgenti e risolvibili in altra sede – i cosiddetti "codici bianchi" – oppure in caso di condizioni poco critiche, urgenti e differibili (i cosiddetti "codici verdi"): 62,5% contro 53,5%.
L’incidenza della componente straniera risulta, all'opposto, più bassa con riferimento alle prestazioni specialistiche ambulatoriali.
Interruzioni volontarie di gravidanza
Nel 2012, nelle Aziende Usl di Bologna e Imola sono state effettuate 2.420 interruzioni di gravidanza, il 43,8% delle quali ha interessato donne straniere.
Le donne straniere ricorrono più frequentemente all’interruzioni volontarie di gravidanza delle italiane. Il tasso relativo alle donne straniere risulta in progressiva flessione nel corso degli ultimi anni.
Sportelli sociali
Nel 2013 gli utenti degli sportelli sociali sono stati complessivamente 43.744. Per oltre 14mila di questi casi non si dispone del dato relativo alla cittadinanza; se si considerano pertanto i soli utenti per i quali si conosce la cittadinanza, si rileva che quasi tre su dieci (29,2%) è straniero (erano il 26,6% nel 2011).
L’utenza straniera è decisamente più giovane di quella italiana: quasi quattro italiani su dieci sono over 75enni rispetto allo 0,9% degli stranieri.
Il bisogno maggiormente espresso, considerando il complesso dell’utenza, italiana e straniera, è di natura economica: esso riguarda quasi la metà (48,9%) degli utenti degli sportelli sociali provinciali. Questo bisogno risulta decisamente più accentuato fra gli utenti stranieri (70,0% dei casi) che fra quelli italiani (41,3%); in entrambi i casi occupa il primo posto fra i bisogni espressi.
Presidi socio-assistenziali
Al 31 dicembre 2012 i cittadini stranieri che si sono rivolti ai presidi socio-assistenziali dell’area "adulti in difficoltà" sono stati 113, quasi tutti uomini, corrispondenti al 17% circa del totale degli utenti.
Nell’"area anziani" e "disabili" l’utenza straniera è numericamente del tutto trascurabile
Più consistente, invece, è la presenza straniera nell'"area minori", dove si contano 110 utenti con cittadinanza non italiana, pari al 50,7% dell’utenza complessiva.
La presenza straniera è, infine, particolarmente numerosa nell’"area multi-utenza": qui gli utenti sono stranieri sono stati 233, pari al 55,5% del totale, concentrati in particolare nelle Comunità per gestanti e madri con bambino.
Carcere
Il numero di persone detenute nella casa circondariale di Bologna al 31 dicembre 2012 è complessivamente di 924, di cui 553 – pari al 59,8% – con cittadinanza straniera. Fra il 2000 al 2012, i detenuti stranieri sono aumentati del +26,0%, mentre i detenuti italiani sono diminuiti del 24,5%.
La percentuale di lavoranti fra i detenuti stranieri è pari al 13,9% - valore in crescita negli ultimi due anni (era pari al 7,6% al 31 dicembre 2011) e ormai pressoché in linea con quello dei detenuti italiani.
Sul sito web dell'Osservatorio delle Immigrazioni della Provincia di Bologna sono liberamente consultabili e scaricabili i tre report che compongono l'Annuario statistico Immigrazione in provincia di Bologna 2013:
- Profilo socio-demografico dei cittadini stranieri in provincia di Bologna- Cittadini stranieri e percorsi scolastici e formativi in provincia di Bologna- Cittadini stranieri, mercato del lavoro e condizione sociale in provincia di Bologna
Il volume d'insieme verrà prossimamente anche stampato e distribuito.
Maggiori informazioni sulle attività della Provincia di Bologna sui temi del contrasto all'esclusione sociale, dell'intercultura e dell'inclusione dei cittadini stranieri immigrati sono disponibili sul sito www.provincia.bologna.it/immigrazione
Tutti gli studi realizzati, fin dal 2001, dall'Osservatorio delle Immigrazioni della Provincia di Bologna sono liberamente scaricabili sul sito www.provincia.bologna.it/immigrazione.dossier